Il 30 luglio ’15, alle ore 18 si e’ svolto il consiglio comunale di lucignano, con all’ordine del giorno il punto riguardante il ” bilancio previsionale 2015″. A parte il fatto che il bilancio di previsione dovrebbe essere approvato nelle immediate vicinanze dell’ inizio anno e non dopo 7 mesi, ma la cosa piu’ clamorosa e’ stata quella di ascoltare la relazione dell’assessore con un debito di circa 1.497.767,00 che dovra’ essere ripianato dai cittadini lucignanesi in un periodo temporale di 30 rate annue, ovvero fino al 2044, con una cifra di circa 35.000,00 euro l’anno che sara’ ripartito tra tutti noi cittadini, compreso i neonati.
A questa cifra si aggiungono le tasse imu, tasi,tari, ( oggi si chiama iuc) che la maggioranza, per non smentirsi, ha portato le aliquote al massimo consentito e aggiungiamo alle precedenti tasse anche quelle dirette eindirette e nascoste come: ato, consorzi fiumi e fossi, lampade votive e quant’altra tassa esistente, che il cittadino, si vede spogliare di tutto punto cio’ che dalla sua entrata di lavoro o di pensione, e’ chiamato a sostenere.
Sostenere percio’ debiti e le esose spese, cui tutte le amministrazioni, che gestiscono i denari pubblici, intendono avvalersi per offrirci i cosi detti servizi alla persona.
Naturalmente la nostra opposizione e’ stata inflessibile, ma contro una maggioranza che non riconosce quello che oggi, gran parte degli stessi amministratori hanno creato nel passato prossimo, rappresenta una cecita’ e un voler difendere cio’ che non e’ difendibile. e la maggioranza ,senza bater ciglio , ha accolto e votato compatta a favore.
Il gruppo”Forza Lucignano”
Osservazioni inerenti la relazione di programma di bilancio 2015.
Osservato che sono passati ben 7 mesi dall’inizio dell’anno 2015 per la discussione e approvazione del bilancio per cui oggi si potrebbe parlare quasi di bilancio consuntivo anziché quello preventivo; costatato comunque che la legge prevede di posticipare di alcuni mesi la relativa relazione di programma e il la sua conseguente approvazione, prendiamo atto di tutto ciò formulando alcune proposte di carattere più strettamente politiche che seguono la relazione dei nostri membri di commissione per ribadire la contrarietà alla relazione programmatica proposta in questa sessione dal responsabile politico nonché assessore Ciani Massimo.
Balza subito agli occhi la delibera di giunta relativa al personale all’or quando si richiama leggi nazionale per giungere alla relativa assunzione. Mi pare che qualsiasi sana amministrazione arrivi nella giusta determinazione di assumere persone atte ad ogni qualsiasi lavoro purché questo sia giustificato non da leggi o provvedimenti di natura strettamente sindacale o politica, ma da coperture di spesa derivanti da altrettante entrate proprie. Ovvero l’amministrazione deve possedere tutti i requisiti di imprenditoria come avviene in qualsivoglia struttura produttiva.
Troppo facile continuare con le coperture di bilancio attraverso erogazione di denari provenienti da altri organismi pubblici, cosi facendo non chiuderemo mai, con pareggi, i relativi conti.
Pertanto una forma politica da introdurre, attraverso leggi nazionali dovrà prima o poi giungere e noi come consiglieri e amministratori di Enti locali dovremo spingere perché questo avvenga, senza paura di perdere ne consensi (anzi, proprio da qui potremo ripartire per una corretta credibilità verso il nostro concittadino cui ripone e vede in noi il suo oculato amministratore e non il suo spendaccione), ne posti ben retribuiti.
E, a proposito di posti ben retribuiti, anche se non propriamente inteso verso il piccolo Comune, in ogni caso e in momenti del genere, dove i denari sono in scarsa disponibilità, una revisione anche delle prebende non sarebbe del tutto sbagliato.
Ma tutto ciò non avviene, anzi si propone dalla lettura di delibera della giunta, un assunzione, rispetto alla messa in riposo di due dipendenti, per l’anno venturo e in un secondo tempo con altra assunzione per l’anno successivo . Ci pare che questa determinazione non solo si scontra con la disponibilità economica attuale ma s’incammini verso ulteriori forme distorte di razionalizzazione del personale esistente che, se ben organizzato, potremmo con comodità ricoprire tutti gli spazi vuoti cui si liberano, risparmiando così alcune centinaia di migliaia di euro, che visto il momento, non sono da gettare via.
Sempre in odore di risparmio non vediamo alcunché di male sulla possibile rivalutazione e riordino dei trasporti pubblici intesi come trasporti scolastici. Abbiamo in questo caso la voce di entrata di circa 19.000,00 euro e una uscita per convenzione di 69.000,00 euro. Non vi sembra che questa esperienza debba essere rivista?. Se consideriamo l’ipotesi di nuovi occupati, potremmo anche rivedere l’ intera riorganizzazione con sistemi di turni compartecipanti con altre amministrazioni limitrofe. Diciamo questo perché anche in questo caso la dinamicità e la debolezza si scontra per cui l’avvio di una politica organica tra comuni si fa sempre più esigente e importante, anche considerando le opportunità preposte per la formazione di bilanci più consapevoli verso risparmi amministrativi.
Continuando sulla razionalizzazione di spesa, una rivisitazione delle entrate e delle uscite nel comparto della refezione scolastica si possa accennare. Constatiamo che la parte di entrate sono pressoché non toccabili ma la parte di uscite potrebbero anche avere una revisione all’or quando si nota una convenzione per pasti di una cifra alquanto alta. Non possiamo sapere se altre forme possono competere per questo servizio ma una valutazione attenta da formulare attraverso lo studio di fattibilità potrebbe essere plausibile.
Altra forma di scompenso tra entrata e uscita è quella del comparto “lampade votive”. E’ pur vero che le entrate complessive sono, rispetto alle uscite poche, ma in alcuni comparti la differenza viene notata dai cittadini che si vedono affibbiare per un servizio cimiteriale una cifra assai alta, circa 24.40,00 euro annui per ciascuna lampada votiva. Non ci pare poco, rispetto alla voce di uscita che risulta alquanto irrisoria.
Altro capitolo, quello delle entrate contravvenzionali provenienti dalla infrazione dei semafori e delle soste vietate dai mezzi di trasporto, notiamo una discreta separazione d’impegno di spesa tra la manutenzione delle strade , la cartellonistica e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tre cose importanti che non sono a parer nostro considerate nel modo più opportuno ma, viceversa vengono eluse per utilizzare i proventi delle ammende per coprire le uscite per costi del personale.
In definitiva, come si evince dal conto economico risulta che le ENTRATE sono di 2.300.000,00 e le USITE sono di 3.797.767,00 con evidente disavanzo di circa 1.497.767,00.
Questo in definitiva il risultato di una amministrazione che guarda solamente al mantenimento del presente, senza una visione futura e un programma credibile agli occhi di tutti. Ci troviamo a discutere di un bilancio previsionale ad oltre la metà dell’anno in corso ma non vediamo alcuna previsione futura cui possa essere attendibile.
La nostra espressione di voto contrario e palesemente espressa dal gruppo cui rappresento.
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