E’ stato approvato oggi dal Consiglio Regionale Toscano un ordine del giorno relativo all’ex zuccherificio di Castiglion Fiorentino, atto che ha sostituito i due ordini del giorno distinti presentati da PdL e dalla maggioranza di governo ed ha ricevuto l’appoggio anche del gruppo misto, con la sola astensione dell’Udc. Il documento impegna la Giunta ad assumere tutte le iniziative utili, nel più breve tempo possibile, per far avanzare la riconversione rispettando precisi obbiettivi quali la totale ricollocazione occupazionale dei lavoratori (47 operai con la cassa integrazione che scadrà a fine anno) e la totale bonifica dell’area ex-Sadam.
Nel documento viene ribadita la necessità di garantire lo sviluppo industriale in un contesto di compatibilità e sostenibilità ambientale e territoriale e viene poi annunciato che il progetto sarà inserito nel nuovo Piano Energetico Regionale. La giunta, entro la fine di Settembre, dovrà riferire al Consiglio sullo stato delle cose e sul loro avanzamento.
Prima della votazione c’era stata la comunicazione del Presidente Enrico Rossi al Consiglio. Il Presidente ha sottolineato punti caratterizzanti del progetto come il cambiamento dell’alimentazione della centrale (a olio di semi di girasole), la filiera con i consorzi agrari e una diminuzione delle dimensioni dell’impianto, che arriva a 19 mw e riutilizza parte dell’energia prodotta, 8MW, per iniziative produttive in un’area produttiva che dovrebbe sorgere accanto alla centrale stessa. Sulla collocazione resta però aperta ogni ipotesi. “La Regione“, ha detto Rossi, “conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni locali per affrontare con la massima celerità la questione della localizzazione della centrale a biomasse”, attraverso la individuazione di aree idonee e, nell’eventualità che risulti in prossimità del confine comunale, “con il coinvolgimento dei comuni limitrofi”.
L’astensione del gruppo UdC è stata motivata da Giuseppe Del Carlo e Marco Carraresi con l’assenza nel documento dell’indicazione di una concreta via d’uscita rispetto alla situazione di stallo che si protrae da anni. Tutto da verificare su molti piani (occupazione, impatto ambientale, collocazione ecc) e nessun termine ultimativo e impegnativo, nessuna presa d’impegno concreta, sempre secondo i Consiglieri UdC
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