1) Quali sono i punti fondanti del suo programma e le sue priorità?
Le priorità del mio programma sono essenzialmente quattro. Al primo posto, sicuramente, il rilancio dell’economia locale, perché il problema di tante famiglie è il lavoro e il problema di tante imprese è come far ripartire la produzione. Questo significa lavorare per uno sviluppo equilibrato del territorio che metta assieme tutte le nostre tradizioni: piccola e media impresa, agricoltura di qualità e ortoflorovivaismo, turismo e commercio.
In questo senso Castiglion Fiorentino è un paese “fortunato”, perché non ha avuto uno sviluppo “monosettoriale” e quindi è oggi in grado di poter competere su più piani. Importante in questo senso, ed è la seconda priorità, è lo sviluppo ed il rafforzamento delle infrastrutture, a partire da quelle materiali: penso alle viabilità comunali, provinciali e regionali, al collegamento con i caselli autostradali ed al rafforzamento dei collegamenti ferroviari. Ci sono poi le infrastrutture immateriali, con l’estensione dell’Adsl a tutto il territorio, utilizzando anche tecnologie come il wifi. Queste cose mi portano alla terza priorità e cioè la valorizzazione a fini turistici del territorio. Siamo molto cresciuti negli ultimi anni, ma ancora non basta. Il mio impegno sarà quello di valorizzare ancora di più i beni storici e artistici. Penso ad esempio ad una ristrutturazione completa della Pinacoteca ed al recupero di alcune importanti chiese del centro storico: S. Agostino, S. Filippo e S. Filippino. Ma la nostra attenzione non può essere rivolta solo al centro storico: l’ambiente ed il paesaggio sono beni altrettanto importanti dei monumenti. Per questo, massima attenzione alla loro tutela, attraverso un regolamento urbanistico rigoroso e la salvaguardia delle specificità toscane che ci caratterizzano, per esempio, la conservazione e la tutela delle colline con i loro terrazzamenti e della pianura con i suoi spettacolari paesaggi. Questo mi porta alla quarta priorità che è quella legata ai servizi locali: un territorio diventa competitivo se vi è qualità della vita, che non può esistere senza servizi efficienti. Per questo, proponiamo il completamento della metanizzazione del territorio, ma soprattutto l’estensione della rete idrica, anche grazie al nuovo potabilizzatore, in tutte le frazione ad oggi sprovviste.
2) Ci può elencare le due-tre cose che farà subito, nei primi giorni dal suo insediamento?
E’ chiaro che le prime opere non potranno non tener conto del piano dei lavori impostato dalla precedente Amministrazione, piano che peraltro ho condiviso. Pertanto prevedo la realizzazione della variante di via Codivilla che consentirà di dare soluzioni al traffico nella circonvallazione del centro storico, permettendo di garantire maggior sicurezza agli automobilisti e di recuperare posti auto lungo via Trento e via Trieste.
Altrettanto importante, il completamento di alcuni lavori nelle frazioni, tra i quali gli impianti di illuminazione pubblica ed alcune viabilità. Inoltre, intendo completare rapidamente l’iter per la riqualificazione del Foro Boario per mandare avanti il progetto di una sala polifunzionale da utilizzare anche come cinema.
3) Quali sono le sue principali proposte per il rilancio economico, lo sviluppo, l’occupazione?
Come ho già detto, il rilancio dell’economia viene per me al primo posto. Ritengo che Castiglion Fiorentino debba continuare nella sua tradizione di paese industriale. L’industria e l’artigianato, anche se qualcuno oggi sembra dimenticarlo, hanno fatto la ricchezza di Castiglion Fiorentino. Per cui questo settore dovrà essere rilanciato anche se su basi nuove rispetto al passato. Penso per esempio a tutto il comparto della trasformazione dei prodotti agricoli. Non dimentichiamo che il distretto di Castiglion Fiorentino sarà presto interessato dall’attuazione del Piano irriguo, detto in altri termini arriverà l’acqua di Montedoglio anche per l’agricoltura, con un indubbio salto di qualità delle nostre produzioni agricole. Questo introduce l’altro elemento collegato all’ormai lunga vicenda della Sadam. Io sono convinto che questioni come quella della riconversione non debbano essere affrontate con furore ideologico, ma con razionalità ed equilibrio. Questo significa che se un imprenditore si fa avanti con un progetto serio, una Amministrazione ha il diritto/dovere di esaminarlo. Se poi questo progetto risulta dannoso per la salute e l’ambiente, ha il diritto/dovere di rinviarlo al mittente. In questo senso, non accetto che si dica un no a priori, magari sponsorizzando – come sta avvenendo – altre imprese. La cosa mi sembra “poco elegante”. Noi non sponsorizziamo nessuno e come ho sempre detto siamo aperti a tutte le serie proposte imprenditoriali. E proprio perché crediamo nel futuro di Castiglion Fiorentino, riteniamo che l’industria possa e debba andare a braccetto con il turismo, l’agricoltura ed il commercio. Chi sostiene il contrario, ha capito ben poco di cosa è stata l’economia toscana negli ultimi 50 anni.
4) Idee e proposte nel campo dell’ambiente, delle energie rinnovabili, dell’innovazione tecnologica
Credo che il Comune di Castiglion Fiorentino si sia mosso bene in materia ambientale. Mi piace ricordare l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, la realizzazione dell’isola ecologica, la predisposizione in quasi tutti gli edifici pubblici di pannelli fotovoltaici, la Casa dell’Acqua, la grande attenzione attraverso gli strumenti di pianificazione verso il territorio. Un salto in avanti è però possibile farlo, penso ad esempio alla già citata estensione della rete idrica, alla necessità di collegare una parte della rete fognante al depuratore, alla realizzazione di ecopunti (mini isole ecologiche nelle principali frazioni) e soprattutto penso al settore dell’energia e a quello dell’innovazione tecnologica. Nel campo dell’energia lavorerò per costruire un consorzio con cittadini ed imprese che consenta, utilizzando per esempio i tetti dei capannoni industriali ed agricoli, di aumentare la potenza prodotta e distribuire i dividendi tra tutti coloro che aderiranno a questo progetto. Penso inoltre alla possibilità di realizzare impianti centralizzati di cogenerazione (calore ed energia) per insediamenti industriali e di civile abitazione, che consentirebbero un notevole risparmio per tutti. Starò molto attento all’applicazione puntuale delle norme per il risparmio energetico, sia per gli edifici pubblici che privati. Il campo dell’innovazione e della ricerca sarà un altro dei punti interessanti se vogliamo sviluppare e rendere attrattivo il nostro territorio per le imprese. Non a caso, nel mio programma ho inserito la proposta di trasformare una parte dei locali dell’ex ospedale di S. Agostino in un centro di ricerca universitario sulle rinnovabili.Così come altrettanto importante sarebbe uno scambio con le università presenti a Castiglion Fiorentino. Penso in particolare alle università americane. Sappiamo per esempio che alla Texas A&M University esistono significative esperienze nel campo dell’ingegneria ambientale. Da qui la nostra proposta non solo di scambi, ma anche di prevedere borse di studio per mandare i nostri ragazzi a specializzarsi in quelle università. Sarà poi mio impegno estendere la rete ADSL in tutto il territorio comunale.
5) Le sue proposte legate al mondo giovanile
Ho sempre ascoltato con grande interesse le proposte che venivano dal Consiglio Comunale dei Ragazzi. Alcune di esse fanno infatti parte del mio programma, per esempio la previsione di una sala polifunzionale per il cinema, la realizzazione di una piscina coperta che non può essere come qualcuno ha sostenuto l’adeguamento della nostra piscina olimpica, che avrebbe dei costi insostenibili, bensì un progetto integrato con la Asl che consenta di mettere assieme la riabilitazione in acqua e le necessità dei nostri ragazzi di avere una struttura per il nuoto. Il terzo elemento che intendo sviluppare è quello di un centro di aggregazione e ludico, nelle vicinanze del centro storico in modo da funzionare da catalizzatore per le molteplici esperienze del mondo giovanile. In ultimo, credo che il Comune debba farsi promotore con il volontariato di corsi specifici dedicati ai giovani nel campo della protezione civile e della assistenza. Sarebbe questo un modo giusto per formare i nostri ragazzi e dare risposte concrete ai bisogni della nostra comunità. Continuerò inoltre il progetto Zerogradi contro l’abuso di alcol nei giovani, la collaborazione con Strasicura per la sicurezza stradale e la possibilità di scambi culturali e sportivi con le città gemellate. Il mio interesse è dimostrato dal fatto che la nostra lista ha un’età media molto bassa perché è mia intenzione nell’immediato futuro di dare spazio ad una leva di nuovi amministratori.
6) Le sue idee e i suoi progetti nel campo dei servizi sociali e dell’assistenza
Castiglion Fiorentino ha dimostrato come si possa da una situazione di difficoltà uscire con idee innovative. E’ questa l’esperienza della Casa della Salute che tanto successo sta riscuotendo in Italia e all’estero. La mia intenzione è di proseguire sulla strada dell’integrazione tra servizi sanitari e sociali. Vorrei far presente che Castiglion Fiorentino ospita anche esperienze significative come La Casa di Pinocchio e Il Dopo di Noi. I sistemi di protezione sociale saranno ovviamente al centro della nostra attenzione, perché sono convinto che una società solidale sia una società non solo più giusta ma anche più armonica che quindi consente di avere una migliore qualità della vita. Da qui un forte sostegno alle politiche giovanili e a quelle per gli anziani e la necessità di rafforzare le esperienze come gli asili nido, l’assistenza domiciliare, i servizi di trasporto, il centro diurno, i doposcuola. Purtroppo la crisi economica ha fatto emergere anche a Castiglion Fiorentino diverse situazioni di difficoltà aumentando i compiti del Comune, per sostenere in particolare le famiglie numerose o quelle dove uno dei componenti ha perso il lavoro. Uno sforzo economico importante che non trova per niente l’appoggio del Governo nazionale, il quale anzi ha tagliato i fondi per il sociale, con una ricaduta negativa per i contributi per gli affitti, per il pagamento delle bollette e per l’assistenza ai diversamente abili. In questo senso credo che il futuro non sarà migliore, per questo reputo sempre più importante l’apporto del volontariato, per passare a quello che una volta era definito stato sociale e che oggi sempre di più dovremo chiamare Comunità solidale. Il ruolo del volontariato non può essere sostitutivo a quello dello Stato, ma dovrà essere una diversa forma di collaborazione paritetica, in questo senso Castiglion Fiorentino ha una marcia in più, perché tante sono le associazioni con le quali collaborare e con le quali, nel tempo, abbiamo trovato una grande disponibilità a lavorare assieme. Significativo a tal proposito il fatto che Castiglion Fiorentino sia l’unico Comune, che io sappia, ad avere una Consulta del Volontariato che coordina tra loro tutte le iniziative.
7) Ci lanci qualche idea per la promozione culturale e lo sviluppo turistico
Come ho già detto, il turismo rappresenta ormai una realtà per Castiglion Fiorentino. Nell’arco di pochi anni, siamo passati da alcune realtà recettive ad oltre 70. Questa è la risposta concreta a chi dice che si è fatto poco. Il merito ovviamente non è solo dell’Amministrazione, però noi ci abbiamo messo qualcosa. Per esempio, una rete museale invidiabile, il restauro di tante opere d’arte, il recupero di porzioni significative del centro storico, tutte cose che hanno portato all’assegnazione della Bandiera Arancione. I prossimi saranno anni decisivi per capire se questo processo non solo si possa consolidare, ma si possa ulteriormente sviluppare. Le idee non mancano:
– il progetto “Porta Romana per l’Arte” dove accanto al recupero della Chiesa del S. Chiara, penso al restauro e riutilizzo delle chiese di S. Agostino, S. Filippo e S. Filippino per uso convegnistico;
– il progetto “Via Romea” che vedrà nei prossimi anni Castiglion Fiorentino come tappa importante nel percorso religioso tra la Germania e Roma;
– il Progetto “Vetrine accese” dove il Comune intende utilizzare i fondi sfitti nel centro storico come sede di esposizioni d’arte;
– il progetto “Marchio Toscana” legato a spazi da destinare alla vendita di prodotti tipici e al rilancio di Castiglion Fiorentino in importanti Associazioni come quella della Città dell’Olio e della Città della Chianina;
– il rafforzamento del progetto delle manifestazioni legate alla quarta domenica del mese, con il Mercatale della Valdichiana e le iniziative legate all’artigianato;
– nel campo delle attività culturali propriamente dette, io credo che dovremo continuare l’esperienza delle grandi mostre, anche esportando i nostri capolavori, questi ultimi sono un veicolo promozionale eccezionale come ha dimostrato la Mostra di Castel S. Angelo a Roma che ha avuto un grande successo di pubblico ed economico.
Credo inoltre che occorra riprendere in mano la collaborazione con i Comuni interessati agli itinerari etruschi, sviluppando un progetto comune europeo, in grado di potersi presentare sulle borse turistiche internazionali.
Se oggi mi chiedesse a quale mostra penso, io metterei da subito in cantiere quella su Bartolomeo della Gatta, grandissimo pittore del ‘400, presente a Castiglion Fiorentino con opere di assoluta bellezza. Penso che il lavoro svolto in questi anni abbia restituito identità e prestigio a Castiglion Fiorentino, chi sostiene il contrario fa un pessimo servizio al proprio paese. Ma il centro storico non può essere solo un grande museo. Esso deve pulsare di vita e la linfa sono le attività commerciali. Sbaglia chi dice che il nostro centro è morto, si dimentica che ancora nelle mura lavorano circa 40 attività, cosa inusuale nella nostra Provincia, che ha visto man mano diventare i nostri centri storici o delle zone desertificate oppure dei centri-cartolina ad uso solo dei turisti. Tanti visitatori che vengono mi dicono che Castiglioni piace proprio perché ha mantenuto la sua caratteristica di borgo autentico. Noi dobbiamo mantenere questa sua genuinità rafforzando con adeguati incentivi la presenza dei commercianti, favorendo l’artigianato tradizionale e aiutando tutti coloro che intendono aprire nuove strutture recettive. Già qualche esempio lo abbiamo ed è un buon auspicio. Non possiamo infine dimenticare i residenti, a loro occorre pensare perché rimangano a vivere nel centro storico. Per questo ho inserito nel programma la circonvallazione della città, ma anche due parcheggi, uno nell’area del Pallaio ed uno nell’area di via Trento
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