{rokbox title=| Andrea Cutini :: Assessore Ambiente Provincia di Arezzo|}images/cutini.jpg{/rokbox}In base ai dati Enel la Toscana è al primo posto per il numero di allacci alla rete elettrica di impianti che producono energia da risorse rinnovabili. Arezzo si distingue in positivo con ben 648 allacci. Come valuta questo exploit toscano e della nostra provincia?
Lo valuto molto positivamente anche se non costituisce una sorpresa. Negli ultimi anni, in particolare a seguito dell’approvazione con la finanziaria 2007 del governo Prodi del conto energia e della possibilità di scambio sul posto abbiamo registrato un notevole aumento di richieste di realizzazione di impianti.
Un trend in crescita che ha interessato anche il 2010 tant’è che sulla base delle richieste e delle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Arezzo ritengo che il nostro territorio confermerà e rafforzerà la sua posizione per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili e con esso anche le opportunità di crescita e occupazione per numerose aziende che negli ultimi anni hanno raccolto questa sfida.
Analizzando i dati si nota che si tratta per la quasi totalità di impianti di piccola taglia. Ritiene questo un fatto positivo o negativo?
Le rinnovabili sottendono un approccio alla sfida energetica opposto a quello tradizionale basato su poche grandi centrali alimentate da fonti fossili o dal nucleare. Nel caso delle rinnovabili si tratta di costruire una rete diffusa dove ciascuno cittadino o territorio da il suo contributo. L’elevato numero di allacci di piccola potenza conferma che la rete si sta diffondendo e questo è la conferma della consapevolezza dell’importanza della sfida energetica che comunque non può prescindere anche da grandi impianti.
Ritiene opportuno lavorare anche per uno sviluppo delle risorse diverse da quelle solari e fotovoltaiche (ad esempio minieolico, cogenerazione ecc)?
Direi che è essenziale. I risultati di vertice del nostro territorio nella produzione di energia da fonti rinnovabili sono legati anche al fatto che oltre al fotovoltaico esistono impianti di produzione diversificati, dall’eolico alle biomasse, dall’idroelettrico alle geotermia a bassa entalpia. Ad oggi il conto energia ha premiato in particolare il fotovoltaico. Mi auguro che con il nuovo conto energia 2011 cresca l’attenzione per le altre fonti e le tecnologie innovative come la cogenerazione e la trigenerazione.
Come valuta l’intenzione recentemente espressa dalla Giunta Regionale per quanto riguarda la regolamentazione del fotovoltaico in Toscana?
E’ condivisibile l’intenzione della delibera a frima dei tre assessori regionali Bramerini, Marson e Salvatori di regolamentare in maniera più stringente la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra incentivando così indirettamente gli impianti sui tetti e su aree industriali. Ciò peraltro va incontro a precise e ripetute richieste da parte della stessa Provincia di Arezzo e degli Enti Locali. L’attuale proposta presenta a mio avviso delle lacune che sono sicuro nel dibattito e confronto con la Giunta Regionale e con il Consiglio Regionale, peraltro già in atto, saranno colmate. Aggiungo che a mio avviso è altrettanto urgente dare indicazioni per altre fonti che creano non meno problemi di inserimento nel territorio come ad esempio l’eolico e le biomassa. In questo senso faccio un’appello alla Regione Toscana perchè predisponga al più presto analoghi indirizzi non dimenticando che i buoni risultati della Toscana in tema di rinnovabili sono legati anche alle opportunità di investimento che questo settore ha garantito e garantisce ma che per favorire gli investimenti è necessario un quadro il più definito e stabile possibile
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