{rokbox title=| :: |}images/caos1/oradellaterra.jpg{/rokbox}
L’Italia sostenibile e a emissioni zero non è una chimera, ma una realtà possibile e già avviata in alcune realtà del nostro territorio. A pochi giorni dell’Ora della Terra, il grande evento globale WWF per la lotta al cambiamento climatico che sabato 26 marzo dalle 20.30 alle 21.30 spegnerà luoghi simbolo ed edifici privati in più di 130 Paesi del mondo, il WWF presenta una prima mappa di modelli virtuosi “made in Italy”. Un’“avanguardia sostenibile” fatta di Comuni, Province, imprese o gruppi di cittadini, che attraverso misure tecnologicamente avanzate o semplici accorgimenti per ottimizzare risorse ed energia, stanno riducendo notevolmente il proprio impatto sul pianeta e che se fossero “clonati” da tutti gli 8.000 Comuni, dalle 110 province, dalle migliaia di imprese e gruppi di cittadini presenti sul nostro territorio, potrebbero davvero trasformare l’Italia, facendo guadagnare l’intero Paese in equilibri ambientali, benessere economico e sociale, qualità della vita e sicurezza.
“Ad Arezzo – dichiara Giuliano Monaldi, referente settore Energia del WWF Arezzo Onlus – saranno quattro le amministrazioni comunali che aderiranno a “Earth Hour” spegnendo simbolicamente le luci di un monumento o luogo simbolico: nel capoluogo rimarrà al buio P.zza S. Iacopo , a Cortona la Fortezza Medicea , a Castiglion Fiorentino la Torre del Cassero, a Marciano della Chiana la Torre Centrale. Il WWF Arezzo Onlus sarà presente tutta la giornata di sabato dalle 9.00 alle 19.00 con un tavolo informativo in Piazza S. Iacopo dove i cittadini potranno ritirare materiale sull’iniziativa e opuscoli su come attuare comportamenti volti ad un consapevole risparmio energetico.“Un gesto ed un invito promosso dal WWF – prosegue Monaldi – ad usare con parsimonia l’energia elettrica utilizzando, sempre lampade a risparmio energetico o a led con maggiori risparmi anche sulla bolletta. Potremmo sicuramente attuando quanto necessario e doveroso con perizia e buon senso consumare il 30% in meno dell’energia che consumiamo attualmente senza aver bisogno di costruire nuove centrali , contenendo l’inquinamento atmosferico e la % di CO2 come richiesto già dagli impegni ed accordi della comunità europea nei confronti dei cambiamenti climatici.” “E’ necessario – conclude Monaldi – per questo un severo e preciso impegno sia dei politici che dei cittadini che devono essere informati sul reale consumo delle loro case per individuare gli interventi possibili e convenienti.”La sfida è promettente anche se si ragiona in una logica di vasta scala territoriale
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…