{rokbox title=| :: |}images/italia150/mattei.jpg{/rokbox}
Ringraziando di nuovo tutti coloro che hanno collaborato al nostro progetto aperto lascio due righe sul mio italiano preferito, ricordando a tutti i ritardatari che la pagina resterà sempre aperta e che potranno sempre recuperare inviando una mail a redazione@valdichianaoggi.it
Di grandi italiani ce ne sono tanti, ma preferisco restare nell storia recente, senza scomodare Dante o Leonardo, tanto per citare i primi due nomi che mi vengono in mente riguardo ai grandi italiani del passato e dimostrare che questi 150 anni di storia unitaria in fondo sono stati carichi di esperienze positive
La mia scelta, dopo mille dilemmi, è quindi quella di Enrico Mattei. Alla fine ha vinto il mio personale ballottaggio, ‘battendo’ Enzo Ferrari, Sandro Pertini e Aldo Moro, tutte figure che apprezzo e a cui sono legato per tanti motivi.
Non scelgo Mattei per i retroscena oscuri della sua morte, ma per quello che era lo spirito che lo animava e che dovrebbe servire da esempio a tanti, specialmente in un momento di crisi come questo.
Mattei era un uomo lungimirante, che voleva bene al suo paese e che si adoperava per la sua grandezza. E’ stato un grande manager prima ancora che questa figura fosse codificata. Un manager pubblico, che col suo genio e con la sua creatività, con le sue intuizioni e con la straordinaria capacità di tessere rapporti umani e di conquistare la fiducia delle persone dava una grande mano al nostro paese e a tutti noi. Peccato che a un certo punto tutto questo si sia interrotto.
Se ciò non fosse avvenuto forse adesso in Italia tutto il dibattito sulla ‘questione energetica’, quantomai attuale adesso e centrale per il nostro futuro, si potrebbe impostare partendo da basi ben differenti.
Buona festa del 150esimo a tutti, anche a chi non la festeggia, con pieno rispetto della sua scelta. Personalmente tra essere ‘orgogliosi‘ o ‘vergognarsi‘ di essere italiani preferisco la terza via, un po’ alla Gaber. Preferisco essere cosciente di essere italiano, senza troppo ardore ma anche senza vergogna, consapevole di tutto il positivo e il negativo che questo paese, questa storia e questo popolo hanno rappresentato
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…