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…e dulcis in fundo….

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Ringraziando di nuovo tutti coloro che hanno collaborato al nostro progetto aperto lascio due righe sul mio italiano preferito, ricordando a tutti i ritardatari che la pagina resterà sempre aperta e che potranno sempre recuperare inviando una mail a redazione@valdichianaoggi.it

Di grandi italiani ce ne sono tanti, ma preferisco restare nell storia recente, senza scomodare Dante o Leonardo, tanto per citare i primi due nomi che mi vengono in mente riguardo ai grandi italiani del passato e dimostrare che questi 150 anni di storia unitaria in fondo sono stati carichi di esperienze positive

 

La mia scelta, dopo mille dilemmi, è quindi quella di Enrico Mattei. Alla fine ha vinto il mio personale ballottaggio, ‘battendo’ Enzo Ferrari, Sandro Pertini e Aldo Moro, tutte figure che apprezzo e a cui sono legato per tanti motivi.

 

 

Non scelgo Mattei per i retroscena oscuri della sua morte, ma per quello che era lo spirito che lo animava e che dovrebbe servire da esempio a tanti, specialmente in un momento di crisi come questo.

Mattei era un uomo lungimirante, che voleva bene al suo paese e che si adoperava per la sua grandezza. E’ stato un grande manager prima ancora che questa figura fosse codificata. Un manager pubblico, che col suo genio e con la sua creatività, con le sue intuizioni e con la straordinaria capacità di tessere rapporti umani e di conquistare la fiducia delle persone dava una grande mano al nostro paese e a tutti noi. Peccato che a un certo punto tutto questo si sia interrotto.

Se ciò non fosse avvenuto forse adesso in Italia tutto il dibattito sulla ‘questione energetica’, quantomai attuale adesso e centrale per il nostro futuro, si potrebbe impostare partendo da basi ben differenti.

 

Buona festa del 150esimo a tutti, anche a chi non la festeggia, con pieno rispetto della sua scelta. Personalmente tra essere ‘orgogliosi‘ o ‘vergognarsi‘ di essere italiani preferisco la terza via, un po’ alla Gaber. Preferisco essere cosciente di essere italiano, senza troppo ardore ma anche senza vergogna, consapevole di tutto il positivo e il negativo che questo paese, questa storia e questo popolo hanno rappresentato

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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