Successo di pubblico e soddisfazione delle autorità presenti, Presidente della Provincia Vasai e l’Assessore Cutini, per la prestigiosa presenza aretina al Vinitaly. Al palato esperto di Daniele Cernilli il compito di sottolineare le peculiarità dell’enologia aretina nelle duplici espressioni di Arezzo e Cortona.
“Nel 1716 Cosimo III Dé Medici, stipulò un primo disciplinare dei vini Toscani riconoscendo le aree del Chianti, del Pomino, del Carmignano e del Vald’Arno di Sopra, zona di Arezzo. Non c’era Montalcino né Montepulciano. Questo a testimoniare le antiche tradizioni della viticultura aretina, che ha mantenuto tradizioni e vitigni locali. La selezione dei vini Aretini oggi degustati, nelle due espressioni di Cortona e delle Terre di Arezzo, raccoglie vini buoni, ben fatti dal punto di vista tecnico frutto del lavoro dei produttori verso una viticultura attenta alla qualità. Stando la forte crisi del mercato interno, il futuro per i vini di Arezzo è l’estero, non tanto verso paesi maturi del vino quali USA, Germania, Inghilterra, ma soprattutto verso nuovi orizzonti: Cina, Corea, Brasile che non conoscono i nostri vini e che sono più aperti anche alle piccole e medie denominazioni toscane. Arezzo deve approcciarsi a questi mercati con grande qualità lavorando sull’immagine, cosa che i cugini francesi sanno fare meglio di noi. Una raccomandazione: siate coesi nelle vostre zone di produzione, non parlate male gli uni degli altri”.
Eleganza e cordialità della neo eletta Presidente della Strada dei Vini di Cortona Chiara Vinciarelli al suo primo discorso ufficiale: “ringrazio per l’opportunità offerta, dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Arezzo, di presentarsi al Vinitaly. E’ un onore rappresentare i vini di Cortona accanto al collega Cristiano Cini: stiamo lavorando intensamente affinché i produttori coesi intorno alle nostre istituzioni possano accedere più facilmente a finanziamenti per la promozione del vino e del turismo aretino. Ringrazio il consiglio della strada che mi ha affidato questo importante incarico: non mancherò in impegno ed entusiasmo. Oggi assaggerete una nostra selezione che esprime al meglio la peculiarità dell’enologia cortonese, forte di un terroir e di un microclima unici e tanto influenti sui nostri vitigni autoctoni e internazionali. L’impegno sarà costante per tutto l’anno con numerose iniziative: iniziare il mio mandato proprio al Vinitaly, accanto a Daniele Cernilli, mi rende particolarmente orgogliosa di rappresentare l’intero patrimonio turistico ed enologico cortonese”.
“Sono molto felice di avere accanto a me la collega Vinciarelli di Cortona, dichiara Cristiano Cini patron delle Terre di Arezzo, con la quale spero di aver iniziato una lunga e proficua collaborazione. Questo è un buon momento per i vini di Arezzo, grazie a 10 anni di lavoro serio dei nostri produttori. Arezzo da cenerentola dell’enologia Toscana qual era oggi ne è un’indiscussa protagonista. Si comincia infatti a parlare di Sangiovese aretino, di Cabernet aretino, Merlot aretino per non parlare del Syrah, di cui Cortona vanta la prima Doc d’Italia. Daniele Cernilli, molto vicino ad Arezzo, ci ha raccontato proprio la ricchezza e diversità dei nostri territori, aretino e cortonese, in un mix tra aspetto internazionale e viticoltura che parla di lontane tradizioni”.