{rokbox title=| :: : |}images/avignini.jpg{/rokbox}
Innanzitutto voglio complimentarmi con la squadra e la dirigenza della Cortona Volley per la grande vittoria di sabato sera che rappresenta il coronamento di una lunga rincorsa alla testa della classifica e che apre una credibile prospettiva di promozione in serie A. E’ chiaro che questo successo che ci riempe di orgoglio, riapre anche la discussione sulla necessità di dotare il nostro territorio di una struttura polivalente capace di ospitare sia grandi eventi sportivi che altre iniziative congressuali e di spettacolo.
Purtroppo però si deve tenere conto della grave crisi economica che si è abbattuta sull’Italia e che ha determinato negli ultimi anni un quadro finanziario desolante anche dal punto di vista istituzionale, infatti i tagli indiscriminati ai Bilanci degli Enti Locali operati dal Governo e il famigerato Patto di Stabilità hanno drammaticamente ridotto le risorse a disposizione del Comuni e la loro capacità di investimento.Come fare dunque per coniugare il necessario rigore dei conti pubblici con l’ambizioso progetto di un nuovo Palazzetto dello Sport?Io un’idea ce l’ho e colgo questa occasione per proporla pubblicamente in primo luogo alla dirigenza della ASD Cortona Volley, ma anche a tutte quante le società sportive cortonesi eventualmente interessate con le quali l’Amministrazione Comunale ha sempre intrattenuto rapporti di fattiva collaborazione e che potrebbero unirsi in questa impresa magari formando una vera e propria ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) avente specifica personalità giuridica.L’unica possibilità mi sembra che sia il Project Financing.Per chi non avesse familiarità con i nuovi strumenti della finanza pubblica, chiarisco che il project è una modalità di investimento misto pubblico-privato nel quale il Comune mette a disposizione gratuitamente il terreno edificabile e i privati si fanno carico di realizzare un’opera pubblica (contraendo un mutuo bancario) ottenendone in cambio la gestione per un lasso di tempo preventivamente concordato (solitamente 15-20 anni, ma possono essere anche di più). E’ uno strumento che il Comune di Cortona ha già utilizzato in due casi: per la piscina del Parterre e per il Parcheggio dello Spirito Santo. Il vantaggio per l’Ente Locale è quello di non far pesare l’investimento sul proprio Bilancio (e quindi neppure sulla fiscalità locale), mentre il privato può disporre della struttura e di tutti i ricavi che ne risultano.Per rendere ancora più interessante la proposta e per evitare ai partners privati ulteriori costi aggiuntivi, aggiungo che, in questo caso, il Comune potrebbe anche farsi carico, attraverso il proprio Ufficio Tecnico, della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’opera pubblica.Non mi stanco di ripetere che, in un momento storico come questo, l’unico modo per una comunità di assicurarsi un’adeguato sviluppo sociale ed economico è fare sistema, solo così, mettendo a frutto ogni risorsa disponibile, si possono vincere sfide che sembrano impossibili