{rokbox title=| :: |}images/cortona6.jpg{/rokbox}L’APT cancellata, e il Comune si auto-organizza. Sembra proprio che finirà così, a Cortona, per evitare gli effetti di un possibile ‘vuoto’ causato dalla sparizione annunciata dal Governatore della Toscana Enrico Rossi delle Aziende di Promozione Turistica, un ‘taglio’ che comporterà un forte risparmio per le casse regionali, ma che resta carico di incognite dal punto di vista dei tempi e delle modalità della ri-organizzazione dei servizi. A seguito di questa decisione è stato infatti prevista l’esistenza di un unico ente a livello regionale (Toscana Promozione) lasciando poi la promozione turistica nelle mani delle varie amministrazioni provinciali, ma evidentemente c’è spazio anche per altre soluzioni ed è su questo terreno che il Comune sta cercando un accordo proprio con la Provincia di Arezzo.
L’ufficio APT di Cortona, se il progetto che il Comune ha in mente dovesse andare in porto, sarebbe ‘assorbito’ dal Comune con tutto il personale attualmente in servizio. Probabilmente verrebbe spostato, sembra a Palazzo Casali, ma si manterrebbe in vita facendosi carico di buona parte dell’attività attualmente svolta dall’ufficio APT. Un’ulteriore convenzione con Aion Cultura manterrebbe in vita anche il servizio di biglietteria per i treni, mentre sarebbe da ricollocare la gestione di CortonAntiquaria, che potrebbe passare nella mani di Cortona Sviluppo, la società a partecipazione pubblica che gestisce il Centro Convegni di Sant’Agostino, il Mattatoio Comunale e altri servizi.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…