Se comuni e province si sono attrezzati con largo anticipo e cura dei particolari contro l’emergenza neve, nulla hanno potuto contro il black out che ieri in Toscana ha interrotto 70 linee elettriche e interessato oltre 13 mila utenze tra Siena, Arezzo, Pisa e Livorno. Di queste, circa 5960 nella provincia senese, in particolare nella parte a sud, quindi anche in Valdichiana, nei comuni di Chiusi, Chianciano Terme, Montepulciano e Sinalunga. La mancanza di energia elettrica si lega alla mancanza di acqua e riscaldamento e ieri sera, mentre l’Enel era a lavoro per ripristinare le linee interrotte dalla caduta di rami e alberi, si predisponeva il piano di emergenza per assistere famiglie, anziani e malati attraverso il sevizio di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni.
A Nottola la sala mensa è stata allestita per ospitare quanti non fossero riusciti ad avere un pasto caldo, mentre i comuni lanciavano tramite Facebook e Twitter i numeri e al guida dell’emergenza. Particolarmente difficile la situazione a Chiusi, dove alcune aree sono senza elettricità da oltre 24 ore. Anche stamattina, molti bambini a richiesta vengono accompagnati in luoghi caldi con i mezzi del comune e della protezione civile, mentre lentamente il servizio elettrico torna alla normalità in frazioni, strade e quartieri. Anche Rigaiolo, frazione di Sinalunga, rimasta al buio per quasi 18 ore, ieri sera era battuta dai mezzi della protezione civile armata di altoparlanti, per lanciare il messaggio a quanti fossero in difficoltà, in particolare anziani e malati, per i quali era garantito il ricovero a Nottola. Intanto, mentre i mezzi spalaneve e spargisale hanno continuato a lavorare per attenuare il fenomeno della formazione di ghiaccio, le squadre Enel da stanotte operano con 432 mezzi e gruppi elettrogeni, oltre a squadre di rinforzo giunte da Emilia Romagna, Lazio, Marche Liguria, Piemonte e Campania, in coordinamento con le prefetture e i sindaci interessati dall’emergenza. La situazione è ancora difficile: alle 10 di stamattina erano 8.096 le utente da riattivare sempre tra Livorno, Pisa, Arezzo e Siena, di cui 5830 in provincia di Siena (Chiusi, Chiusdino, Monticiano, Radda in Chianti, San Casciano dei Bagni e Castellina in Chianti). Con una nota Enel fa sapere che le difficoltà di ripristino sono dovute alla percorribilità delle strade secondarie. 580 gli uomini a lavoro che stanno facendo verifiche anche con l’ausilio di elicotteri. Il sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, da Fb, attraverso il quale ha diffuso il suo telefono cellulare e quelli dell’emergenza, lancia la protesta: “Ci hanno garantito intervento in emergenza nazionale. Poi faremo i conti, questo disagio è inaccettabile, come enti locali abbiamo fatto tutto ciò che c’era da fare, ma Enel non ha garantito il servizio pubblico”.