La necessità di un rapporto più diretto e continuo con gli amministratori emerso prepotentemente durante la campagna elettorale ha spinto il neosindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, ad annunciare subito una giunta che si dedicherà quasi a tempo pieno all’impegno istituzionale; non proprio una squadra h24 come ha annunciato per Siena Franco Ceccuzzi ma, almeno secondo le prime dichiarazioni post voto, assessori più presenti ed attenti.
Facile cogliere la volontà di segnare una linea di discontinuità rispetto alla giunta Ceccobao alla quale è stato rimproverato proprio il distacco dai cittadini.
Un messaggio che era stato lanciato già con le candidature: nessuno, a parte Scaramelli, della precedente amministrazione. Adesso però che la campagna elettorale è terminata qualche nome potrebbe risaltare fuori come assessore esterno. Magari quello del vicesindaco Fausto Bardini ché ha garantito la reggenza temporanea tra le dimissioni di Luca Ceccobao e l’elezione di Stefano Scaramelli.
Il neosindaco non si sbilancia e si limita a dire che presenterà la sua squadra entro la fine di maggio in un contesto diverso dal Municipio per consentire la più ampia partecipazione possibile da parte dei cittadini. L’unica certezza, al momento, è che gli assessorati saranno quattro, più una delega importante affidata direttamente al Sindaco: cultura, turismo e commercio; qualità della vita; personale, bilancio, organizzazione e trasparenza; sviluppo urbanistico e produttivo; infrastrutture, opere pubbliche, manutenzione , trasporti e viabilità.
Sembra scontato un posto per Juri Bettolini che con le sue 383 preferenze è stato il candidato più votato; ha 37 anni, abita a Montallese e potrebbe quindi essere presentato anche come rappresentante delle frazioni che tanto peso hanno avuto nell’esito del voto.
Un posticino nella nuova giunta dovrebbe essere garantito anche a Gianluca Annulli strappato dalle file dell’opposizione ed “immesso” nel centrosinistra sotto l’egida dei nuovi socialisti. L’impegno del PSI nell’ultima campagna elettorale , a partire dalla visita del segretario nazionale Riccardo Nencini, fa pensare ad una promessa importante. Insomma un assessorato dovrebbe essere garantito.
Chiederà sicuramente una poltrona anche SEL: i dirigenti che hanno frenato l’emorragia verso la lista Primavera vorranno sicuramente un posto in cambio.
Due i nomi possibili: quello di Andrea Micheletti (che ha ottenuto 125 preferenze) e quello dell’ex assessore alla cultura Leonora Gherardi che potrebbe rientrare come assessore esterno.
A rappresentare invece il PD, oltre al Sindaco, potrebbe essere Pamela Fatighenti, membro dell’Istituzione Mascagni, per lei potrebbe arrivare la delega alla cultura anche se il numero dei consensi che ha ottenuto è ben al di sotto delle aspettative. E allora potrebbe aprirsi uno spiraglio per gli autosospesi, gli iscritti (anche eccellenti) del PD che alcuni mesi fa avevano attaccato i vertici locali del Partito ottenendo le dimissioni del segretario Paolo Giglioni e probabilmente qualche posto. Il deludente risultato di Simone Agostinelli (primo dei non eletti) potrebbe portare al ripescaggio dell’ex sindaco Marco Ciarini o del capogruppo in Provincia Marco Nasorri.
E c’è perfino chi pensa ad un assessore eccellente in quota all’Idv. Il partito Di Pietro che non ha referenti importanti, e soprattutto di lunga data, nel comune di Chiusi potrebbe chiedere un posto per Fabio Dionori, ex sindaco DS di Sarteano ed attuale assessore provinciale al bilancio