Dopo la delibera provinciale del luglio scorso, passa anche la mozione di Rosanna Pugnalino e Marco Spinelli, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, con la quale la Giunta chiederà al governo di riconoscere lo stato di crisi per Chianciano Terme. L’obbiettivo è quello di estendere anche alle attività alberghiere e commerciali della cittadina termale le agevolazioni fiscali e creditizie di cui godono le imprese turistiche, quindi l’acceso a misure straordinarie per il sostegno economico di tutto il territorio.
Il documento, si legge ” Impegna la regione ad attivarsi presso il governo affinchè le agevolazioni alle imprese, di tipo commerciale ed alberghiero, previste dalla legge 99 del 2009, vengano concesse in deroga anche a quelle localizzate nel territorio di Chianciano Terme”. Federalberghi e Associazione Albergatori parlano di “passo in avanti” per risolvere una crisi strutturale che da 20 anni attanaglia la cittadina e il cuore della sua economia, il settore termale e ricettivo. Che le difficoltà e le cause di una crisi così dura per Chianciano siano molteplici nessuno lo nega, ma le associazioni di categoria respingono con forza le accuse del consigliere regionale Claudio Marignani, che nella dichiarazione di voto del gruppo Pdl ha manifestato la sua principale perplessità: “In tempi di vacche grasse”- ha detto- “nessuno si e’ preoccupato di ristrutturare ed investire. Si parla da venti anni di un Casino’, ma il Comune ha sempre detto no”. Con una nota, gli Albergatori hanno invitato il consigliere a vistare le loro aziende: “Le famiglie degli albergatori hanno investito nelle aziende tutti i propri risparmi, ed anche indebitandosi personalmente per poter offrire ogni anno il miglior servizio possibile”. L’auspicio è che il clima di condivisione che ha portato all’approvazione della mozione caratterizzi anche future decisioni del governo in materia, intanto anche il Pd senese confida di poter trovare nel nuovo governo un interlocutore” sensibile”: “Chianciano da sola non ce la può fare”