Come riportato sulla carta stampata di oggi si è svolta lo scorso 19 Marzo a Firenze la prima udienza riguardante il procedimento a carico degli ex amministratori castiglionesi, accusati davanti alla Corte dei Conti per quattro delibere che secondo l’accusa avrebbero portato a forme anomale di indebitamento per l’ente comunale. Le delibere riguardano un’anticipazione di cassa, l’anticipazione del tesoriere delle quote Ici e un mutuo allo scopo di realizzare opere che attendevano fondi da altri enti per essere realizzate
Le anomalie, per le quali eventualmente è prevista una multa di portata variabile a seconda della gravità di quanto commesso, sono state ravvisate a seguito dell’ispezione del MEEF del 2010 e sulla scorta di quanto raccolto hanno portato all’istanza a carico di 10 soggetti coinvolti a vario titolo nell’amministrazione comunale, fra cui l’intera giunta Brandi, da parte della Procura della Corte dei Conti
La Procura ha chiesto che venga applicata una multa pari a 20 volte l’indennità che veniva riscossa come amministratori, in pratica il massimo della pena prevista. Nella seduta del 19 Marzo la difesa, che sostiene la conformità degli atti sostenendo che essi fossero finalizzati esclusivamente al bene pubblico, ha però esordito presentando un’eccezione mettendo in dubbio la correttezza del procedimento seguito. Di fronte a tale eccezione la Corte si è riservata. Si attende quindi una decisione in merito all’eccezione presentata per poi passare, se essa non venisse accolta, all’inizio della discussione vera e propria, sul merito dei fatti contestati