D’Ettore, Tanti, Concettoni, Bruni: il PdL a Castiglion Fiorentino parte da qui, e ha la forza di numeri mai visti prima e di un partito che finalmente si è deciso a fare il partito, con tanto di congressi. I tesserati raccolti finora, 247 in territorio castiglionese su un totale provinciale di circa 2mila, sono il doppio della somma di quelli che AN e Forza Italia raccoglievano un tempo e più anche dei tesserati alla DC negli anni d’oro del “Giommo”, quando lo scudo crociato era il partito di maggioranza: un numero che autorizza speranze forti e la volontà di costruirsi un ruolo da protagonisti dopo la disfatta elettorale di Maggio e i tanti (drammatici) eventi successivi.
La conferenza stampa all’Hotel Park voleva annunciare anche il congresso comunale, che si terrà fra la fine di Gennaio e l’inizio di Febbraio: verrà eletto dagli iscritti il nuovo coordinatore comunale (probabile una sola candidatura, con la conferma di Concettoni) e soprattutto verrà messa nero su bianco la linea d’azione per le prossime amministrative.
Il quadro è fluido, la situazione assolutamente sui generis (l’hanno ricordato più volte tutti) e il PdL si dice aperto a ogni soluzione, purchè fondata su due principi: il ruolo centrale da restituire ai partiti e la ferrea volontà di non scendere a patti con chi, direttamente o indirettamente, è colpevole o complice del dissesto finanziario del Comune.
“Sarà una legislatura di risanamento” dice Lucia Tanti “e dovranno governare persone competenti e in grado di operare bene anche non solo nella dimensione locale”. Serve una “filiera politica” concreta, capace di dare risultati. Tutto questo perchè Castiglion Fiorentino non vedrà esaurirsi il peso del “buco” con la sola opera dei commissari liquidatori, ma con quel buco dovrà continuare a farci i conti, fino in fondo e quindi competenze e capacità politiche e amministrative saranno assolutamente necessarie.
Alleanze e metodi di scelta delle candidature sono un processo ancora da definire, ma la porta è chiaramente aperta a tutto quel (composito) mondo avulso dall’estrema sinistra e dal PD, ma non dal suo elettorato di base: centrodestra quindi in tutte le sue diverse incarnazioni castiglionesi (con la significativa esclusione di Forza Nuova), tanti degli elettori che portarono Cesarini al quasi 50% dello scorso Maggio e pure una parte di coloro che hanno appoggiato la lista civica vicina alle posizioni del Comitato Tutela Valdichiana, anche se il PdL ci tende a ribadire di non essere disposto, anche sulla ex-Sadam, a buttarsi sul “No” a scatola chiusa.
Questo quindi il quadro raccolto nella conferenza stampa, con una dirigenza PdL che appare fortemente motivata. “Stavolta le elezioni le vinciamo noi” hanno detto. Da qui a 5 mesi sapremo se la profezia era azzeccata