Si rinnova la polemica politica castiglionese all’indomani delle scelte del nuovo Sindaco Luigi Bittoni, chiamato a nominare nuovi rappresentanti dei 3 enti “partecipati” dal Comune: Serristori, Icec, Castiglioni Innova. Si legge su La Nazione di oggi che per il Serristori Bittoni, che è stato l’ultimo presidente dell’ente, ha scelto il nuovo Cda nominando Giuseppe De Stefano insieme con Enzo Masi, Ferdinando Paglicci Rettelli, Teresa Sannuti e Angiola Lucini; per l’ICEC Luca Banchetti, Luciano Borghesi, Luciano Brocchi, Marco Vanni e Ferruccio Sereni; mentre al vertice di Castiglioni Innova è stato scelto Francesco Iraci Gambazza in luogo dell’attuale vice-sindaco castiglionese Sergio Fabianelli.
Ieri, appena uscita la notizia delle nomine, levata di scudi delle opposizioni (Patto per Castiglioni e Cittadini per il Cambiamento, che hanno firmato un documento congiunto insieme con PdL e Lega) per il fatto che fra i nominati vi siano anche alcuni assessori della precedente era politica: “ex assessori usciti dalla porta delle giunte fallimentari e dissestate, che ora rientrano dalla finestra”.
Bittoni difende invece le sue scelte, parlando di “competenza e rappresentatività” come criteri di scelta utilizzati e ribadendo la sua volontà di assumere un atteggiamento non giustizialista nei riguardi di chi ha fatto parte delle precedenti giunte. “Comunque” dice Bittoni “sui nomi abbiamo raccolto anche le indicazioni dell’opposizione”
L’età media dei nominati è di 57 anni per il Serristori, 55 per l’ICEC. Sulla possibile futura riduzione del numero dei membri dei CDA Bittoni rimanda al futuro: “Li diminuiremo, ma ora non è possibile”
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La scelta di Bittoni è riprovevole ma assolutamente prevedibile.
Spero almeno che Tanganelli e Menci abbiano imparato la lezione. Si fa squadra PRIMA delle elezioni quando c'è da battere un avversario forte, non dopo quando non serve più a nulla!
Piove sempre sul bagnato. Poteva nominare anche qualche ultra-ottantenne nei consigli di amministrazione delle partecipate. La verità è che questi posti andrebbero assegnati secondo criteri oggettivamente meritocratici di un concorso pubblico e non secondo quelle della spartizione politico-clientelare. Continuo a vedere solo ombre sotto la torre del Cassero...