E’ stata presentata questa mattina all’Hotel Park di Castiglion Fiorentino la coalizione che racchiude, in vista delle prossime elezioni amministrative, Area democratica, Cittadini in Comune, API, SEL, IDV, PSI e UDC. Sono infatti queste le sigle che hanno sottoscritto un documento di intenti consegnato alla stampa nel corso della conferenza. L’accordo, come detto da Paolo Filippi, esponente di Area Democratica, è stato raggiunto mercoledì scorso. Al documento di intenti seguirà una riflessione programmatica già in corso e che dovrebbe concludersi a breve con la definizione di un programma amministrativo comune
La coalizione trova il suo collante in alcuni punti fra cui il primo è la volontà di operare una chiara e netta discontinuità rispetto al passato. Nei metodi e negli uomini. Altro punto di collegamento la ferma opposizione al progetto di centrale a biomasse, con proposte alternative legate allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione della qualità e delle peculiarità del territorio della Valdichiana, legandosi in particolare alla fliera agro-alimentare. Poi, ancora, l’impegno nel risanare la situazione economica del comune tutelando il più possibile il patrimonio comunale.
Per quanto riguarda la possibile candidatura a Sindaco un quotidiano ha lanciato in queste ore l’ipotesi di Luigi Bittoni, che di fatto non è stata smentita. Bittoni non era presente alla conferenza stampa ma, come detto da Filippi, “fa parte di questa coalizione”. Il nodo sulla candidatura si dovrebbe sciogliere intorno al 25 Marzo, data perlatro concomitante con le elezioni primarie del PD castiglionese.
Proprio nel rapporto col PD castiglionese e col suo segretario Antonio Aurilio Filippi ha dato risposte significative. Area Democratica continua a definirsi “parte del PD”, ma ha lamentato l’impossibilità di dialogare con la nuova segreteria e soprattutto ha individuato come grave discriminante la mancata assunzione di responsabilità da parte di chi ha governato il comune negli ultimi anni. “E anche se un bagno di umiltà arrivasse adesso” ci ha risposto Filippi “ormai non ci sarebbero più i tempi per recuperare”
La chiusura, quindi, sembra totale e si presenta una soluzione che per gli appassionati di politica potrebbe risultare un unicum. Per la prima volta, infatti, c’è una coalizione che va dalla sinistra radicale fino all’Udc e ha in sè anche una lista che si caratterizza per le tematiche ambientaliste, ma senza il Partito Democratico.
La spaccatura davvero non potrà essere riassorbita? Lo vedremo da qui al 3 Aprile, termine per la presentazione delle liste, aspettando intanto di capire anche cosa accadrà nel versante di centrodestra.