L’equazione è semplice: Paolo Brandi (ex-Sindaco) e Enrico Cesarini (assessore al bilancio e ora Sindaco) sono i responsabili principali della difficile situazione economica del Comune di Castiglion Fiorentino, e quindi devono riparare al danno in prima persona. Più o meno è questa la convinzione che genera poi la richiesta, esternata ieri dalla minoranza consiliare dei “Cittadini in Comune” a Castiglion Fiorentino. “Perchè il nuovo Presidente di Estra non devolve metà stipendio al Comune? E perchè la giunta Cesarini non rinuncia agli emolumenti (in Italiano: gli stipendi)?” dicono i due consiglieri comunali della truppa, Ugo Caporali e Anna Gloria Devoti.
Il primo dei due, che era candidato a Sindaco per la Lista Civica autrice di un buon exploit, ha militato nelle file della maggioranza fino a prima delle elezioni, vivendo quindi gli ultimi anni dell’era Brandi dall’interno.
“Alcuni degli uffici recentemente chiusi, potrebbero riaprire i battenti” insistono i Consiglieri. La preoccupazione dei consiglieri è quella che Castiglioni debba “tornare in serie B” scontando proprio dieci anni vissuti oltre le proprie potenzialità. Si attende ancora una risposta-chiarimento ufficiale da parte dell’amministrazione comunale, che certo ci vorrebbe anche per ridimensionare il raggio d’azione delle opposizioni che, in questo momento, è pressochè illimitato nell’opinione pubblica.
Per ora si sa che la famosa Relazione Ministeriale è stata inviata per conoscenza, allegata a una lettera del Sindaco Cesarini, anche a tutti gli amministratori della Giunta Brandi (2001-2005) compreso il precedente assessore al bilancio. Una missiva che potrebbe suonare come una sorta di puntualizzazione su quali siano le figure che si debbano spartire le eventuali “colpe”.
E intanto Castiglioni nonostante la condanna alla retrocessione continua a manterenere il suo protagonismo: dopo il bel Palio ieri si è svolta una bella “Notte Bianca” e la città, coi suoi locali notturni, resta la meta principale dei giovani della Valdichiana.
La lista civica, unendosi in questo al centrodestra, chiede l’arrivo di un Commissario Prefettizio che avvii il risanamento.
Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la situazione.
Il “commissario”, fra l’altro, entrò in scena a Castiglioni anche nel 1967, ma lì si trattava di vicende politiche tutte democristiane risolte nel giro di qualche mese.