Avevo accolto con piacere il fatto che l’Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino avesse invitato PowerCrop ad un incontro per parlare del futuro della riconversione Ex Sadam; avevo chiesto di poter partecipare a quell’incontro come capogruppo perché volevo dimostrare a loro che eravamo i più forti e compatti ed ero pronto per un confronto serio e propositivo. La convocazione perciò, mi era sembrata buona cosa.
Il momento per questo incontro mi era apparso cadere – al di là della data ,venerdì 17 non molto beneaugurante – in un periodo un po’ caotico con il Ricorso in Consiglio di Stato pendente, due ricorsi al Tar contro la nomina del Commissario ad Acta , novità normative che favoriranno PowerCrop in arrivo … Ho però pensato che forse proprio del caos, l’Amministrazione avrebbe voluto farne una forza, proporre – sostenuta anche dalle opposizioni – una alternativa alla riconversione sempre voluta da PowerCrop , una Mega-centrale a Biomasse …..
Ho capito solo quando mi sono ritrovato da solo al tavolo con gli altri due capogruppo, Fabianelli e Mazzoli, assieme al vice sindaco, a Raimondo Cinti , uomo forte del Gruppo Maccaferri ed azionista di PowerCrop, e ad altri tre rappresentanti, che quell’incontro era stato considerato in maniera totalmente errata dall’amministrazione: quasi un atto dovuto!
La prima parte (come ho scoperto dopo, mio malgrado), quella a cui erano stati invitati appunto solo i capogruppo consiliari, al massimo avremmo potuto definirla un incontro di semi-sconosciuti al Bar.. senza un programma, senza una scaletta dei temi da trattare, senza una strategia comune concordata: mi ero presentato preparato, motivato e propositivo ed ero convinto che poteva essere quello un buon segno per castiglioni. Ma ho capito che ero completamente solo! Non era quello il confronto per il quale ho lottato da sempre: quel tavolo, era solo un contorno, non certo il punto centrale della visita degli amministratori di PowerCrop.
Dopo una presentazione di Luca Fabianelli che ho apprezzato per la franchezza senza colore politico e dopo che avevo illustrato quali fossero, a nome di tutta la città le nostre idee sul rapporto con la azienda; dopo aver risentito le ragioni della società, nella stanza (aperta), sono iniziati ad entrare ed uscire con noncuranza vari assessori, (pensavo fossero lì per partecipare, ma mi sbagliavo); e dopo un breve intervento di Mario Agnelli, i nostri illustri interlocutori sono stati invitati da un assessore a trasferirsi nella sala del consiglio comunale, lasciandomi basito!
Loro, ci hanno salutato perché dovevano andare a discutere con la Giunta le Osservazioni al R.U. presentate da SADAM… Mi chiedo: ma è normale ciò ??
Eravamo stati costretti a lasciare a mezz’aria quello che doveva essere un incontro cruciale e la sensazione nuda e cruda è stata che non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda e che la giunta Agnelli aveva altre cose in mente rispetto alla discussione sul progetto globale.
Ho capito quindi allora che quella che si era appena consumata rischiava di essere solo una dimostrazione di debolezza, e non il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, senza un briciolo di coordinamento: a briglia sciolta e senza alcuna strategia da parte della nuova amministrazione comunale!
Dopo ho letto il comunicato del comune: il risultato del summit era che PowerCrop ha confermato di volere la Centrale come da progetto e l’Amministrazione si era opposta …. Nessuna novità, quindi, ma la centrale non è che non la vogliono Agnelli & co.: non la volevano già coloro che li hanno preceduto nell’Amministrazione del Comune, producendo atti concreti e forti e mettendo le premesse per una diversa riconversione: siamo stati noi quando ero sindaco che abbiamo firmato l’atto di indirizzo contrario alla centrale.
Per adesso la nuova Giunta ha resistito in giudizio sugli atti fatti dalle precedenti Amministrazioni ed attraverso gli avvocati, non una riga di storia ha invece scritto su questa vicenda.
Ci eravamo immaginati che i nuovi illuminati Amministratori avrebbero investito i Vertici delle Società del Gruppo Maccaferri con idee di riconversione così innovative e vincenti da farli restare stupiti ed invece hanno detto loro solo che la centrale non la vogliono… Bene, ma non basta!
Dobbiamo dimostrare di avere la forza delle idee, di proporre e non stare ad aspettare progetti alternativi che non arriveranno mai almeno fino a quando montagne di denaro pubblico, sotto varie forme, saranno pronte a inondare la mega-Centrale…
Solo un tavolo veramente aperto e coeso potrà dare forza alla svolta che sembra proprio per il momento, non sia nelle corde della maggioranza che amministra Castiglion Fiorentino, ma io non mollerò!