Una intensa mattinata quella di Sabato all’Ospedale della Fratta per parlare del futuro dell’Ospedale Santa Margherita e della sanità toscana ma anche del futuro del sistema di welfare del nostro paese. Con il coordinamento di Remo Rossi di SEL, si sono susseguiti, oltre il mio, gli interventi del Direttore Generale Dott. Enrico Desideri e delll’On. Marisa Nicchi che fa parte della Commissione Sanità della Camera; dal pubblico numerosi interventi sia dal personale medico dell’ospedale, sia dai sindacati, sia dai cittadini.
In tutti gli interventi si è ribadito più di una volta l’importanza di mantenere il sistema sanitario pubblico ed universale anche se negli ultimi anni la politica dei tagli lineari ha tentato di minare fortemente questi principi (sanciti peraltro anche dalla nostra costituzione). E’ dovere della politica, sopratutto quella che guarda alla fasce più deboli della popolazione e non al profitto, difendere questi valori sopratutto nei momenti di crisi come questi in cui c’è stato un forte aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche e molte persone non si curano più come prima o non si (pre)occupano della propria salute.
Le amministrazioni pubbliche con i loro progetti possono gettare le basi per costruire una cultura del ben-essere, del viver sano, un ambiente più favorevole e possono dare strumenti sociali e culturali affinché le persone possano imparare a stare bene e curarsi e aiutarsi anche nei momenti di difficoltà. Questo in stretto conttatto e in rete con tutte le forze del territorio a partire dalla scuola, dalle associazioni culturali, sociali, sportive fino alle figure sanitarie come I MMG e quelli del distretto socio-sanitario.
Su questo fronte molti sono I progetti in essere che Cortona e i comuni tutti della Valdichiana hanno messo in campo in questi anni, progetti che hanno dato i loro frutti in termini di minor sanitarizzazione, riduzione delle malattie croniche, informazione/formazione della popolazione e su questo solco dobbiamo continuare a lavorare. Anche il progetto della Casa della Salute a Camucia sarà un altro tassello importante sul fronte dei servizi territoriali e della presa in carico delle persone.
Considerazioni diverse, invece, sono state fatte per la non autosufficienza e la disabilità. La popolazione sta invecchiando e la vita si sta allungando e quindi sempre di più dovremo fare I conti con la non autosufficienza. In questo caso le amministrazioni pubbliche non possono molto se non arrivano aiuti concreti dallo politica nazionale che in questi anni ha tagliato tutti I fondi legati alla disabilità e alla non autosufficienza. Poiché , a mio avviso, la dignità e il grado di progresso di un paese si vedono sulle politiche del welfare e della sanità, è necessario che lo Stato, attraverso la fiscalità generale finanzi il welfare e si prenda cura del cittadino disabile (o non autosufficiente) e della sua famiglia lungo tutto il percorso della propria vita affinchè sia possibile costruire per loro una vita più dignitosa e indipendente possibile.
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