Sulla questione della riqualificazione ex Zuccherificio, il PD di Castiglion Fiorentino è uscito con un comunicato molto dialogante e di buon senso, che è impossibile non condividere, almeno nelle linee essenziali. Ci si è accorti che una buona fetta di elettorato (17%) ha votato per una lista civica che poneva fra i punti qualificanti proprio l’avversione al progetto Maccaferri; ci si è accorti che esiste anche un altro interessante progetto, proposto dalla ditta ABOCA, e si chiede di far scoprire le carte agli imprenditori, per constatare opportunità occupazionali e ricadute economiche; si è preso atto che in un convegno a Cortona è stato proposto un Distretto Rurale per la Valdichiana e si chiede a Provincia e Regione di approfondire il tema per valutarne tutti gli aspetti.
Credo che siano i giusti passi nella direzione da molti invocata da tempo: quella dell’apertura dell’orizzonte, senza guardare solo all’unica prospettiva fino ad oggi presentata sul tavolo della ex Amministrazione comunale.
Non possiamo dare ascolto alle grida scomposte di chi tutela solo un’infima minoranza di persone, che pure meritano rispetto, e arriva ad accusare forze politiche e singoli amministratori regionali di ricatti e giochi di partito. Del resto credo che anche il consumo di una buona fetta di territorio vergine, su aree di pregio ambientalistico, paesaggistico e storico, non sia un problema da ignorare ed un regalo che i signori della Sadam meritino a prescindere.
Vorrei solo sottolineare sommessamente che il PD castiglionese sbaglierebbe, se credesse che solo il 17% degli elettori castiglionesi tema la realizzazione di una centrale-inceneritore. Quelli, sono coloro che, al di là delle appartenenze, hanno scelto di votare la lista civica alternativa a destra e sinistra. Ma quanti altri castiglionesi, pur avendo gli stessi timori, non se la sono sentita di abbandonare lo schieramento di riferimento per non favorire quello avversario? Tanti, anzi tantissimi. E specialmente tra gli elettori del centrosinistra, che comunque di quel 17% sono stati la parte assolutamente maggioritaria, se è vero, come è vero, che il centrosinistra è passato in cinque anni dal 68% all’attuale 49%.
Dunque, fa bene, anzi benissimo, il PD castiglionese ad approfondire tutte le varie tematiche volte a garantire la cittadinanza sulla bontà di una riconversione che offra “garanzie occupazionali, salvaguardia della salute e del territorio, materia prima proveniente da filiera agricola tracciabile”. Spero che sia la volta buona per avviare un dialogo costruttivo con la popolazione castiglionese ed i sindaci dei paesi limitrofi, in modo da tendere verso il Bene Comune e – usando le parole pronunciate pochi giorni fa dal Papa – “sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie che in grado di salvaguardare il patrimonio del creato ed essere senza pericolo per l’uomo, devono costituire priorità politiche ed economiche”.
Santino Gallorini