“Ad Assisi mancava un albergo cinque stelle che potesse accogliere una clientela di un certo livello – esordisce Vanessa Cicogna (nella foto), Hotel Manager insieme a Carlo Angelini, del Nun Assisi Relais &SPA Museum – i nostri ospiti sono per lo più americani, ma lavoriamo molto anche con italiani, mentre il livello occupazionale annuale della nostra struttura si attesta sul 70% diviso equamente tra clienti stranieri ed italiani. La nostra mission è dare nella città di San Francesco un servizio di ospitalità nel segno di professionalità ,qualità e cortesia”.
Ubicato ai piedi del Monte Subasio l’albergo, storicamente sede dell’antico monastero di Santa Caterina costruito nel 1275 è frutto di una geniale ristrutturazione che ha mantenuto un sapiente equilibrio tra gli originali reperti di epoca romana e la leggerezza architettonica contemporanea. Esso si articola intorno a un giardino chiuso dominato dalla torre della Rocca Maggiore con diciotto Suites caratterizzate da arredi realizzati su misura da artigiani locali che si alternano a pezzi di design, essenziali e di grande fascino contemporaneo.
Alle Suites si unisce il Nun SPA Museum, un vero e proprio museo privato che si offre all’ospite in tutta la sua inimitabile bellezza, con i resti di un anfiteatro di epoca romana venuti alla luce durante i lavori di ristrutturazione e i suoi sei pilastri in calcare bugnato che si specchiano nelle acque della vasca multi massaggio e della vasca relax, mentre nelle sale del percorso Nun (Tepidario, Caldario, Sudatorio e Frigidario) si rivive il culto degli antichi Romani per le terme e per la cura del corpo.
“Qualità gusto, amore, passione etica, autenticità emozione, suggerimenti, silenziare il telefono rilassarsi, divertirsi, godersi il piacere di stare a tavola sono le parole con le quali si apre il menu del nostro ristorante Eat – Emanuele Mazzella Chef, emergente ‘Berretta bianca’ nel panorama nazionale arrivato da pochi mesi ai fornelli del Nun Assisi Relais &SPA Museum – prosegue Vanessa Cicogna – il turista del terzo millennio si prende anche per la gola e per questo motivo la proprietà ha deciso di riservare ulteriori investimenti nel servizio ristorazione”.
Il menu proposto cambia ogni tre mesi in base alla stagione per poter esaltarne i prodotti migliori e include un percorso degustazione “carta bianca” da 5 portate e “Terra e Territorio” di 4 portate che rappresentano il cammino professionale ed emozionale di Emanuele Mazzella, giovane e talentuoso chef di origini ischitane.
In merito agli oli obiettivi futuri della proprietà Vanessa conclude: “Oltre a mantenere altissimo il livello della qualità dell’offerta il nostro prossimo obiettivo è quello di consolidare la promozione del Nun con nuove strategie nell’area turismo in unione con le nostre realtà istituzionali regionali”.
Obiettivi che saranno sicuramente centrati dallo staff del Nun Assisi Relais &Spa Museum perché all’interno di queste antiche mura sopravvivono, non solo lo spirito eroico e battagliero dei grandi del passato, ma anche la cortesia cavalleresca dei gentiluomini umbri, cortesia che si riscontra ancora oggi in una professionale e cordiale ospitalità turistica.
Claudio Zeni
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