Un’occasione unica per fare festa in tempo di vendemmia. E per scoprire una delle tradizioni più autentiche di tutta la provincia, fra passeggiate, piatti della tradizione, musica e vino. Quando la natura inizia a tingersi con i colori dell’autunno a Bolzano e nei suoi dintorni si celebra una delle tradizioni più sentite e vissute dell’anno: il Törggelen. Una parola difficile da pronunciare per chi non è di lingua tedesca, ma che nasconde un’usanza tanto semplice e autentica che finisce sempre per catturare l’attenzione di tutti. Capito che il termine Törggelen deriva dal latino: torquere, ovvero pigiare, si intuisce subito che si tratta di un’occasione unica e perfetta per fare festa in tempo di vendemmia. Come insegna la tradizione locale le famiglie bolzanine sono solite passare qualche ora di relax in compagnia degli amici, facendo piacevoli passeggiate sulle pendici pedemontane della città. Di tanto in tanto ci si ferma nei masi che si incontrano lungo il proprio cammino per assaggiare il vino di produzione propria, ben accompagnato dalle caldarroste tipiche del periodo e da piatti e prodotti tipici come Schlutzkrapfen (ravioli tirolesi ripieni di spinaci), salsicce caserecce, canederli, Speck contadino. Tradotto in una parola potremmo allora dire che il Törggelen è una speciale “camminata golosa” nella natura. Rallegrata, poi, dalle note di una fisarmonica o di una chitarra che allietano sempre gli ospiti dei contadini, nei caratteristici masi. Sarà per la sua semplicità, sarà per l’atmosfera coinvolgente, sta di fatto che questa parola tanto difficile (solo in apparenza) viene presto capita e messa in pratica anche dagli ospiti, che riescono così a trascorre giornate in allegria, alla scoperta del territorio e delle sue tradizioni più autentiche. Luoghi ideali per praticare il Törggelen partendo da Bolzano sono i due altipiani circostanti la città: il Salto e il Colle. Qui si trova una natura di incomparabile bellezza per dar libero sfogo alle gambe, sostando poi nei tanti masi dove è la gola a farla da padrona, fra minestre d’orzo, costine di maiale al forno, formaggi di malga. Tutti tassativamente bagnati con il vino di produzione propria. E dopo un giro di walzer, all’ora dell’imbrunire, è già ora di tornare verso casa. www.bolzano-bozen.it.
Claudio Zeni