L’enologia come punto di partenza per la rinascita di un territorio. E’ questa la filosofia dell’azienda Terenzi di Scansano (Gr) che lunedì 3 dicembre ha presentato ufficialmente il progetto “Wine for Maremma”, una raccolta fondi destinata alle vittime della recente alluvione avvenuta nel grossetano. Da oggi fino al termine del 2012, infatti, per ogni etichetta Terenzi venduta sarà devoluta una parte del ricavato ai fondi pro-alluvionati della Maremma toscana. L’obiettivo è appunto quello di dare un contributo ad un territorio sul quale la famiglia ha puntato molto e dove ha voluto investire credendo nelle sue qualità: di vita, umana e di prodotto. «Ci sentiamo parte integrante di questo territorio e vogliamo condividere un percorso insieme, dando il nostro contributo». E’ una dichiarazione all’unisono quella della famiglia Terenzi «Per questo la giornata di lunedì 3 dicembre – spiegano Balbino e Federico, i due fratelli che con la sorella Francesca Romana hanno preso in mano le redini dell’azienda fondata dal padre Florio – ha un duplice significato per noi. Oltre a presentare Wine for Maremma, è stata anche l’occasione per “parlare” con il territorio. Dalle istituzioni, agli altri produttori, a tutti coloro che credono nel nostro vino proponendolo nei loro locali». Diverse le persone presenti, a testimoniare l’interesse per un’azione comune, la sensibilità di un territorio che vuole operare in sinergia, per una crescita continua. Tra queste, alcune importanti autorità come Mario Salvestroni presidente di Confindustria Grosseto; Leonardo Marras presidente della provincia di Grosseto; Sabrina Cavezzini sindaco di Scansano; i vertici del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano. «Si è trattato solo di un primo appuntamento – dicono ancora i fratelli Terenzi – perché il nostro intento è proseguire in questa direzione e creare nuove occasioni per ritrovarci insieme al territorio nel corso del prossimo anno». Il ricavato di “Wine for Maremma” sarà versato direttamente sul conto Pro Alluvionati attivato da Banca di Saturnia e Costa D’Argento.
Claudio Zeni
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