Una festosa ondata di winelovers nella Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani ha fatto della XXIII.a edizione di Cantine Aperte una delle annate da incorniciare. La grande festa del vino è stato un successo per quantità e qualità dei visitatori, sempre più attenti, consapevoli e desiderosi di entrare nel vivo di un mondo affascinante, complesso e, soprattutto, in continua evoluzione. “E’ stato uno straordinario pomeriggio domenicale da tutto esaurito nella nostra cantina – dichiara Massimo Peruzzi, Presidente della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino – una grande festa che ha messo in movimento non solo enoturisti provenienti da fuori provincia ma anche tanti winelovers locali sempre più interessati a conoscere il vasto patrimonio vitivinicolo della nostra cooperativa”. “Le degustazioni dei nostri prodotti e le visite guidate alla nostra cantina condotte dai nostri esperti maestri cantinieri, che hanno illustrato e fatto vedere le varie fasi della lavorazione a ciclo completo che si attua dall’arrivo delle uve, tutte amorevolmente prodotte in provincia di Arezzo, vinificate con il metodo Ganimede, fino ad arrivare all’imbottigliamento dei nostri vini, che sono ambasciatori del nostro territorio ormai in tutto il mondo, sono state le più seguite – continua Gianni Iseppi, Direttore della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino. Ad arricchire la giornata, come ogni anno, un folto programma di iniziative ricreative come quella delle intramontabili “Trattrici Landini Testacalda”, che si sono esibite in uno show di motoaratura nei terreni dietro la Cantina, magistralmente condotte da esperti e appassionati trattoristi e la classica merenda a base di porchetta prodotta localmente e cotta nel tradizionale formo a legna accompagnata dai vini della cooperativa, tra i quali l’intramontabile Barone Albergotti Supertoscana, uno fra i primi se non il primo vino elevato in barriques nella provincia di Arezzo nella vendemmia 1998.
Claudio Zeni