Il nostro viaggio di questa insolita ‘E…state in Italia’, caratterizzata dal Covid 19, ha fatto tappa al Boutique Hotel Torre di Cala Piccola di Porto Santo Stefano (Gr), abilmente diretto con professionalità dalla dinamica ed infaticabile Stefania Marconi.
L’Hotel si estende intorno all’omonima torre spagnola e vanta un panorama straordinario a 360 gradi sul mare dell’Argentario, caratterizzandosi per la sua atmosfera riservata e per l’attenzione ai dettagli, oltre che per una cucina gourmet a cura dell’executive chef Francesco Carrieri.
Nel suo ‘Sancta sanctorum’ dell’Hotel, la ‘Torre d’Argento, Francesco propone con la sua giovane brigata una cucina che rifugge dalla monotonia, pur partendo dal principio che la tradizione è una radice da cui non ci si può allontanare.
Un piatto signature del ristorante è ‘Il caldaro Torre d’Argento’. «E’ una zuppa di pesce toscana il cui nome deriva proprio dal ristorante del nostro hotel – sottolinea Carrieri – un mix di scampi, gamberi, calamari, cozze, vongole seppie, polpo e altro pescato del giorno. È un piatto di antica tradizione, tipico dei pescatori dell’Argentario, che lo preparavano e mangiavano in navigazione durante la cala delle reti. Caldaro è il nome dalla grossa pentola nella quale si cucinava al momento, spesso direttamente sugli scogli, il pescato fresco di giornata».
Tra gli altri piatti assolutamente da gustare al ‘Torre d’Argento’, serviti nella terrazza che si affaccia sul mare da uno staff giovane e cordiale coordinato dall’experto Maître Alessio Perillo, il ‘Polpo arrosto su vellutata di patate e olive taggiasche’, i ‘Tagliolini all’astice’, il ‘Filetto di spigola in crosta di patate’, il ‘Babà con crema di limone’ e il ‘Millefoglie ai frutti di bosco’, accompagnati da un’ampia scelta di vini, con particolare prodotti unici del promontorio.
Nella foto: la Direttrice Stefania Marconi e lo chef Francesco Carrieri
di Claudio Zeni