Ospitato nella parte più bassa di Montepulciano, nei locali che furono granaio e cantine del quattrocentesco Palazzo Bucelli, nobile residenza di Pietro Bucelli, antiquario poliziano vissuto tra il XVII e il XVIII secolo, il ristorante L’Altro Cantuccio è frutto di un accurato restauro con elementi che sanno di Toscana autentica intercalati da arredi e decori delicati e moderni.
All’ingresso il bancone del bar ricorda le tipiche osterie toscane mentre nella sala principale un antico caminetto fa da contrappunto a tavoli realizzati in pietra lavica e sedie Kartell. A completare lo spazio del locale la taverna, un ambiente più intimo con soffitto a botte e pochi coperti.
In questa accogliente location, i cui interni raccontano secoli di storia, Mattia e Monica hanno dato vita, poco più di un lustro fa, ad un ristorante apertamente moderno, con necessari richiami alla cucina tradizionale, dividendosi i compiti nella gestione del locale, lui in cucina e lei in sala ad accogliere i clienti ed informarli sulle etichette presenti nella loro curata carta dei vini.
Non a caso nella proposta culinaria vi sono due menu degustazione: ‘Tradizionalità moderna’ e ‘Toscana in viaggio’, uniti ad una variegata ed interessante ‘à la carte’.
Nell’attuale menu estivo è obbligo iniziare il ‘viaggio gastronomico’, servito da Andrea e Silvia, due giovani e professionali camerieri, con il ‘Polpo, cocomero in acqua di mare, sedano rapa e arachidi’, un piatto creativo presentato con precisione geometrica perché come ricorda Mattia «… la presentazione è importante e la curiamo in ogni minimo dettaglio».
A seguire la proposta ‘must’, sempre in carta dall’apertura del locale: i ‘Ravioli di piccione, petto scottato, riduzione di sangiovese, polvere di burro e salvia’.
«Adoro il piccione e qui lo presento lavorato in due cotture e consistenze – prosegue Mattia – l’interno è stufato, mentre il petto è cotto al sangue e poi glassato. Il piatto che va per la maggiore da parte dei nostri clienti».
Se amate la carne ovina scegliete tra i secondi ‘L’agnello in giro per il mondo’ un interessante mix di assaggi che vi farà scoprire come questa carne, con l’aggiunta di varie spezie, viene proposta oltre i nostri confini nazionali.
Non si può concludere il ‘Viaggio goloso’ senza assaggiare il ‘Sottobosco’, un dessert di cioccolato Valrhona, non solo bello da ‘vedere’, ma indimenticabile.
Senza cullarsi dei piacevoli consensi ricevuti, Mattia e Monica volgono sempre il loro sguardo verso le nuove frontiere dell’ospitalità, considerata l’elemento trainante per la ripresa economica della nostra splendida Italia, soprattutto in questo particolare momento.
www.latrocantuccio.it
di Claudio Zeni
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