Nella splendida location di Villa Bardini a Firenze si è tenuta la tavola rotonda su ‘Etica 4.0 – Etica dell’Enogastronomia”, momento di riflessione e lavoro promosso da AssoAPI (Associazione Nazionale Artigiani e Piccoli Imprenditori) e Federico Minghi noto blogger di enogastronomia e lifestyle in Toscana. Un parterre de roi di relatori, coordinati da Paolo Capresi, giornalista Mediaset, ha affrontato l’argomento stilando al termine della tavola rotonda un documento, che dovrà essere il ‘punto di partenza’ per ulteriori iniziative di settore finalizzate all’etica professionale in ambito enogastronomico, ovvero quale condotta che, secondo la propria natura e la propria volontà, ognuno deve seguire nella propria attività lavorativa. Rappresentanti del mondo istituzionale, l’Assessore al Comune di Firenze Lorenzo Perra, dell’Associazionismo (Antonio Santoro Vice Presidente di Assoapi, Alessandro Iacomoni Presidente Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, Roberto Lodovichi Presidente Regionale Cuochi Toscani, Massimo Rossi Delegato Regionale Associazione Italiana Sommelier), dell’imprenditoria (Angelo Agnelli CEO Pentole Agnelli, Riccardo Bartoli e Samuele Giani AD Carneitaliana.it srl), della ristorazione (lo chef Filippo Saporito e il pizzaiolo Tommaso Vatti), dell’Università (Fulvio Ursini Università di Padova, Alessandro Balducci Università di Siena), l’Avvocato Giovanna Dinella, l’esperto oleologo ed enogastronomico Lorenzo Palazzoli, la docente di cucina Doriana Tucci, Paolo Saturnini di Città Slow, Oriana Bottini Co-Founder di Pop Com – Comunicazione Marketing hanno focalizzato l’obiettivo, con sintetici ma significativi contributi, sul ruolo ‘etico’ che ciascun operatore deve avere nei confronti della ristorazione attraverso la continua ricerca e il rinnovamento, al fine di rispondere in maniera adeguata al cambiamento di mercato. Qualcosa di molto significativo è, infatti, avvenuto negli ultimi anni sul fronte della cultura gastronomica, oggetto di uno straordinario e diffuso aumento di interesse, conoscenza e consapevolezza salutista. «Gli animali si nutrono, l’uomo mangia, e solo l’uomo intelligente sa mangiare». Con questa frase nel trattato fisiologia del gusto, Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826) magistrato, diplomatico e musicista, del cibo non coglieva tanto l’aspetto edonistico ma soprattutto quello sociale e in particolare sintetizzava la differenza tra alimentazione e gastronomia, ovvero l’evoluzione che avviene dal concetto di «cibo come carburante» a «cibo come rapporto». L’evento di Firenze, trasmesso in diretta Streaming (https://www.youtube.com/user/assoapi) è stato seguito da migliaia di utenti, alcuni dei quali hanno successivamente posto interessanti domande ai relatori. Il documento finale, un vero e proprio manifesto a più mani, è finalizzato a valorizzare il lavoro che quotidianamente molti imprenditori già fanno, cercando di convincerne altri a coltivare valori per produrre valore, oltre che essere un punto di partenza per ulteriori approfondimenti sull’importanza dell’Etica 4.0 nell’enogastronomia.
Claudio Zeni
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