Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Hong Kong e Singapore e poi ancora Stati uniti e Giappone. Non conosce confini il Paleo Rosso Le Macchiole la cui annata 2009 si è appena aggiudicata anche i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Il vino di punta dell’azienda di Bolgheri, condotta da Cinzia Merli, compie quest’anno il suo ventesimo compleanno e ha deciso di raccontare la sua città d’origine in una mostra che farà il giro del mondo. La fantasia di Maurizio Gjivovich, fotografo che da anni racconta i volti del vino, ha immortalato il rosso simbolo dell’azienda nelle situazioni più originali, trasformando piccoli gesti della quotidianità in opere d’arte.
Ecco, allora, Domenico Angelucci – parrucchiere a Cecina – alle prese con le forbici su una chioma di quercia. Luciano Zazzeri, rinomato chef de La Pineta di Bibbona mostra cosa significa avere un ristorante in spiaggia. Gionata D’Alessi e Omar Barsacchi dell’osteria La Magona di Bolgheri sorpresi con una bottiglia tra le mani. A festeggiare i venti anni del celebre Cabernet Franc prodotto da Le Macchiole è un’esposizione che raccoglie venti ritratti capaci di raccontare il forte legame tra il Paleo e l’angolo della Toscana da cui ha origine. «La frase che a me suona guardando alcune di queste immagini?: “Tutti hanno un pezzo di Paleo nel loro cuore”», così ne parla Gjivovich. Dopo la prima tappa in Svizzera, dove la mostra è esposta fio al 30 settembre al Restaurant Auberge du Château di Nyon e al ristorante Casa Tolone a Luzern, questi scatti d’autore approderanno in Belgio, Svezia, Inghilterra, Hong Kong e Singapore e l’anno prossimo raggiungeranno Stati uniti e Giappone. Per raccontare il forte legame tra il Paleo e il suo territorio l’azienda ha anche creato il sito www.paleorosso.it, che amplifica ed elimina i confini delle storie legate a questo vino e rendere la quotidianità, un’arte da gustare. Il sito è un luogo d’incontro e confronto, un racconto a puntate della vita del Paleo e dei suoi uomini.
Claudio Zeni