A Rocca d’Orcia, delizioso borgo medioevale in terra di Siena, in una singolare piazza con al centro un’antica cisterna, apre le sue porte il Perillà, un’osteria moderna e stella Michelin voluta dall’Ingegner Pasquale Forte, titolare dell’azienda agricola biologica e biodinamica Podere Forte. In questa accogliente location lo chef Marcello Corrado con il suo sous chef Leonardo De Leo (nella foto), propone una cucina che racconta il territorio, senza voli pindarici ma con accostamenti studiati che deliziano le papille gustative dei gourmand terzo millennio.
Laureato in Economia Marcello Corrado ha frequentato la scuola di Alma, mentre tra le sue precedenti esperienze ricorda La Peca dai fratelli Portinari, la Stüa de Michil, al Grand Hotel Villa Feltrinelli sul Lago di Garda e Casa del nonno 13 a Mercato San Severino. Dal 2018 Corrado è ristorante Perillà.
«Marcello il piatto al quale sei particolarmente legato?»
«I ravioli del plin con brodo di cappone e polvere di porcini. Un piatto che mi ricorda
«Dall’antipasto al dessert quattro piatti da assaggiare al Perillà?»
«Dell’attuale menù Uovo morbido di gallina Valdarnese Podere Forte, patate e caviale al tartufo, Risotto con peperone, limone salato e lievito arrostito, Capriolo arrosto, porro, birra, soia e spinacino al miso e per dessert Avocado, cioccolato bianco, yogurt arachidi e pepe Timut»
«Quale vino di Podere Forte consigli ai nostri lettori ad uno dei piatti sopra selezionati?»
«Un binomio vincente è il Petrucci al Capriolo arrosto, porro, birra, soia e spinacino al miso»
«Come definiresti la tua cucina?»
«Una cucina instintiva»
«Un prodotto del territorio che non manca mai nel tuo frigo?»
«Il limone femminello sfusato di Amalfi».
«L’obiettivo futuro di Marcello Corrado?»
«Il mio obiettivo e quello del Perillà è di conquistare la seconda stella Michelin»
di Claudio Zeni