TOP TEN
- Il caso Alaska Sanders
di Joel Dicker, La Nave di Teseo (€ 20.90)
- Un’ ipotesi di felicità condividi
di Virginia Varinelli, Cairo Editore (€ 17.00)
- Il rosmarino non capisce l’inverno
di Matteo Bussola, Einaudi (€ 16.50)
- San Miniato al Monte in Firenze
a cura di Cristina Acidini e Renzo Manetti, Leo S.Olschki Editore (€ 32.00)
- Spatriati
di Mario Desiati, Einaudi (€ 20.00)
- La bolgia dei dannati
di Marcello Vitale, Cairo Editore (€ 16.50)
- La Russia di Putin
di Anna Politkovskaja, Adelphi (€ 14.00)
- Calici & Camici
di Paolo Brinis, Cinquesensi (€ 15.00)
- Bellarmino e i Gesuiti a Montepulciano
a cura di Manlio Sodi e Anna Glusiuk, Leo S.Olschki Editore (€ 35.00)
- Le Soste 2022
AA.VV., Multiverso Editore (€ 19.00)
LO SCAFFALE
CUCINA OPERA ARTE I quaderni della Fondazione Gualtiero Marchesi
AA.VV., Cinquesensi Editore (€ 20.00)
La Fondazione Gualtiero Marchesi, dopo la scomparsa del Maestro, ha dato vita a una collana di Quaderni di approfondimento sul suo lascito culturale.
Sappiamo quanto Gualtiero Marchesi, il padre della Nuova Cucina Italiana, attraverso scritti e interviste, si sia speso per dare l’abbrivio a un tema per certi aspetti nebuloso e poco identificabile: il rapporto tra la cucina e le arti applicate. Questo secondo Quaderno della Fondazione a lui intitolata riparte proprio da queste sue intuizioni cercando di gettare le prime vere basi per una reale messa a fuoco del problema. E lo fa chiamando a raccolta intellettuali di varie discipline per un confronto che vuole essere un primo, autentico e sistematico avvio per lo sviluppo di una nuova dimensione sociale e teorica sull’argomento, come del resto è già avvenuto per il Design e la Moda.
I contributi sono a firma di: Alberto Capatti, Gianluigi Colin, Aldo Colonetti, Mario Franzosi, Gualtiero Marchesi, Paola Marchesi, Nicola Perullo, Aldo Spoldi, Massimiliano Tonelli e Salvatore Veca.
LEONARDO DA VINCI E LA LINGUA DELLA PITTURA(secoli XIV-XVII)
a cura di Anna Sconza e Margherita Quaglino, Leo S.Olschki Editore (€ 60.00)
Lo studio delle scritture di artisti è fatto relativamente recente, iniziato in maniera pioneristica nel primo Novecento, ed incrementato in questi ultimi anni da un’ampia rassegna di studi specialistici sulle lingue settoriali. Ne deriva una nuova dignità di ricerca a generi non convenzionali di scrittura, con una specifica focalizzazione sugli autografi di Leonardo da Vinci, di cui testimonia la collana “La biblioteca Leonardiana”.
In questo filone, il presente volume intende colmare la lacuna del dialogo interdisciplinare, indispensabile per mettere a fuoco l’audace e instabile lingua del genio-autodidatta, assurto ad emblema del Rinascimento. Lo studio della lingua della pittura incontra la disciplina storico-artistica e si serve della sua ampia metodologia di ricerca — storico-critica e tecnica, grazie alle analisi per il restauro delle opere —, per comprendere l’ambiente di produzione dell’opera d’arte, dunque del testo scritto che accompagna la creazione.
Traducendo in vocaboli dalla forte carica visiva o concettuale l’arte per eccellenza, la pittura, Leonardo lascia un’eredità sfuggente e contraddittoria, man mano che il ricordo della sua persona e dell’opera si scialba.
di Claudio Zeni