TOP TEN
di Damiano Carrara, Cairo Editore (€ 19.50)
di Antonio Manzini, Sellerio Editore Palermo (€ 15.00)
di Klaus Schwab, Franco Angeli (€ 26.50)
di Massimo De Vico Fallani, Leo S.Olschki Editore (€ 48.00)
di Donato Carrisi, Longanesi (€ 22.00)
di Barbara Bachmann e Franziska Gilli, Raetia Editore (€ 24.90)
di Ivano Asperti, Cinquesensi Editore (€ 25.50)
di Michel Houellebecq, La nave di Teseo (€ 15.00)
di Gianrico Carofiglio, Feltrinelli (€ 15.00)
di Erin Doom, Magazzini Salani (€ 15.90)
LO SCAFFALE
LES COLLECTIONNEURS GUIDA 2022
Les Collectionneurs è una community di ristoratori, albergatori e viaggiatori in continua evoluzione e quest’anno racchiude nella nuova guida arancio ben 49 nuove esperienze di viaggio e gastronomiche da sperimentare in un ventaglio di 540 indirizzi in 14 Paesi, tra cui Francia, Italia, Portogallo, Germania ma anche Marocco. La selezione 2022 è possibile sfogliarla anche on line collegandosi al sito lescollectionneurs.com dove è possibile consultare, ma anche scaricare la versione digitale, ed essere sempre aggiornati sulle new entry.
Gli ultimi dati attestano infatti che ad oggi sono 16 le novità all’interno della community italiana che raggiunge così quota 85 indirizzi, rafforzando da nord a sud la presenza a livello regionale e includendo nuove destinazioni.
VERGA CRISTIANO DAL PRIVATO AL VERO
di Giuseppe Savoca, Leo S.Olschki Editore (€ 28.00)
Il libro propone un’interpretazione di Verga che mette in relazione il suo essere cristiano nel privato con la ‘verità’ dei suoi capolavori, da Nedda al Mastro-don Gesualdo e con al centro I Malavoglia. La netta e motivata opposizione alla dominante immagine di uno scrittore ateo e materialista si fonda su una rivisitazione di tutta l’opera, e sulla valorizzazione della religione della e nella famiglia consegnata alle lettere familiari. In queste Verga è il vero autore e protagonista di un secondo romanzo familiare, sotto forma di cronaca della sua famiglia, in cui – come qui viene dimostrato sul piano tematico e linguistico – risiede il nucleo genetico dei Malavoglia. Il riesame puntuale della teoria dell’impersonalità, soprattutto relativamente al pensiero e ai sentimenti dei personaggi malavoglieschi, conferma da una prospettiva critica inedita che lo scrittore si colloca sempre e soltanto dalla parte dei buoni, degli umili e dei vinti. Lo studio filologico della prefazione all’Amante di Gramigna svela una precisa tematica biblica soggiacente al «fiat creatore» che sta al cuore della poetica verghiana. Sottili ma sicure tracce della Genesi e di altri testi della Bibbia vengono messe in luce nell’analisi di Rosso Malpelo, in cui molti hanno visto il trionfo del pessimismo verghiano, mentre in realtà a questo fanciullo che lavora sottoterra Verga fa dire il suo sì alla vita (alla condizione di «vedere in faccia ogni cosa bella o brutta»), attribuendogli il ‘godimento’, la bellezza e la nostalgia della vita all’aria aperta, del cielo azzurro e del verde dei campi. Rosso sceglie di morire ma non muore, scompare. Il suo autore, il suo ‘confratello’ narratore, che per sé pensa di dovere «sparire nella sua opera immortale», gli riserva la gloria del sacrificio e della leggenda.
di Claudio Zeni
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