TOP TEN
di Gianrico Carofiglio, Feltrinelli (€ 15.00)
Cairo Editore (€ 15.00)
di Antonio Manzini, Sellerio Editore Palermo (€ 15.00)
AA.VV., Go Wine Editore (€ 18.00)
di Paolo Baron ed Ernesto Carbonetti, Solferino Libri (€ 16.00)
di Donato Carrisi, Longanesi (€ 22.00)
a cura di Claudio Griggio e Chiara Kravina, Leo S.Olschki Editore (€ 55.00)
di Cosimo Laneve, Cafagna (€ 18.00)
di Klaus Schwab, Franco Angeli (€ 26.50)
di Ken Follet, Mondadori (€ 27.00)
LO SCAFFALE
ANCORA PIÙ DOLCE
di Damiano Carrara, Cairo Editore (€ 19.50)
Dopo il successo di ‘Un po’ più dolce’ Damiano Carrara ritorna a far viaggiare i suoi lettori fra montagne di zucchero e colline di pan di Spagna. Questa volta però non si limita alle ricette più iconiche della sua pasticceria, ma propone una lunga vacanza, tutta italiana, a caccia dei dolci nostrani più famosi e di quelli tradizionali, anche se spesso dimenticati. Si viaggia da nord a sud del Paese, cominciando dalla preparazione dei grandi classici, come il maritozzo e la gubana, spiegati con il tocco di originalità della mano di Damiano, per poi cambiare strada e soffermarsi sui prodotti regionali. Sì, perché, essendo anche un grande appassionato di gastronomia, chef Carrara ha voluto omaggiare la nostra Italia dedicando monoporzioni e torte ai prodotti tipici più celebri, come l’oliva ascolana sweet e la mozzarella di bufala campana, rendendoli degli inaspettati dessert. Non manca poi un capitolo sulle sfiziosità, quelle fatidiche tentazioni a cui è difficile resistere, e una sezione finale pensata per allietare merende e colazioni da preparare anche con i bambini. Il tutto arricchito da aneddoti e curiosità sulle delizie che hanno reso la nostra pasticceria la più buona e variegata del mondo.
IL CASTELLO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
di Enzo Sacchetti, Le Balze Editore
La pubblicazione prende avvio dalla tesi di laurea di Enzo Sacchetti. Attraverso il rilievo e la rappresentazione grafica del luogo e del manufatto oltre che della documentazione fotografica storica e delle fonti d’archivio, l’autore ha cercato di arrivare alla conoscenza dell’originaria forma del castello, ipotizzandone una ricomposizione volumetrica. L’organizzazione funzionale del palatium e degli edifici all’interno della cortina è proposta nelle tavole progettuali come estensione del ‘Museo che non c’è’ con la finalità di proporre al visitatore, giovane scolaro o maturo conoscitore di architettura fortificata medievale. Un esempio di architettura castellana fortificata che, nonostante sia ridotto allo stato ruderale a seguito degli effetti di un cannoggiamento inglese avvenuto nel 1944, esprime, ancora oggi tutti i suoi caratteri di palatium, luogo del potere amministrativo ed espressione di forza militare che pervade il territorio circostante, dominato da questo nido d’aquila, che fu possesso dei vescovi di Arezzo dal IX secolo fino alle soglie del XV secolo.
di Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…