TOP TEN
di Jerome S. Bruner, Bollati Boringhieri (€ 22.00)
di Aidan Goggins, Glen Matten, TEA (€ 9.90)
di David Quammen, Adelphi (€ 14.00)
di Anila Trinlé, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 8.90)
di Susan McClary, Ruggimenti (€ 16.00)
di Lyon Gamer, Magazzini Salani (€ 15.90)
di Marzia Sicignano, Mondadori (€ 14.00)
a cura Monica Simeoni, EDB Editore (€ 24.00)
di J. K. Rowling, Salani (€ 10.00)
LO SCAFFALE
IL RAGAZZO DELLE NUVOLE
di Serena Milaneschi, CartaCanta (€ 14.00)
Filo conduttore della narrazione è il valore salvifico dell’amicizia, che fa da cornice alle vicende di cinque ragazzi di 12 anni: Filippo, Isaia, Sara, Natalia e Gregorio si misurano con il mondo, cercando di risolvere un mistero e – come gli eroi delle favole – affrontano prove più grandi di loro e che diverranno insegnamenti di vita. “Le loro speranze, i sogni, il desiderio d’avventura e di sentirsi liberi di essere sé stessi – spiega Serena Milaneschi – sono gli stessi che abbiamo provato tutti noi, a dodici anni, e che solamente nel momento in cui abbiamo deciso di sfidarli riescono a non farci più paura”.
“Il ragazzo delle nuvole” è una storia in costante equilibrio tra la paura e il coraggio: un coraggio che è indice di un cuore buono e semplice, quello di Filippo, che solo aprendosi all’altro in una vera amicizia – una di quelle che insegnano a volare – riesce davvero a scoprire chi è. Per Filippo nulla può durare più di un quarto d’ora altrimenti diventa troppo noioso: a 12 anni è convinto che la sua vita sia un granché, ma tutto cambia e prende vita quando irrompe Natalia e la noia si infrange in tanti volti diversi dal suo, quelli di una ‘compagnia di supereroi’ che prende il nome dei suoi amici, primi fra tutti Isaia che costringerà ad uscire Filippo dal suo guscio per scontrarsi con la realtà.
DEMENZA SENILE E RIGENERAZIONE DEL CERVELLO
di Gerald Hüther, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 8.90)
Siamo sempre più anziani. E l’invecchiamento porta inevitabilmente a una degenerazione del cervello. A lungo si è creduto che ciò fosse responsabile di un graduale rallentamento nelle performance e di favorire la demenza. Poi però si è scoperto che alcune persone rimangono mentalmente sane, nonostante gravi cambiamenti degenerativi cerebrali.
Gerald Hüther, tra i principali studiosi in materia, riprende questa scoperta e la collega a un’altra più recente, vale a dire la grande capacità di rigenerazione e compensazione del cervello, presente anche in età avanzata. Da qui la sua innovativa ipotesi sulla demenza: il fattore decisivo non è dato dalle alterazioni degenerative legate all’età, bensì dalla perdita di potenziale neuroplastico.
La buona notizia è che la capacità di autoguarigione può essere mantenuta in età avanzata, a condizione che creiamo le condizioni necessarie. Demenza senile e rigenerazione del cervello ha il potere di cambiare radicalmente non solo la nostra visione della demenza, ma anche il nostro atteggiamento nei confronti della vecchiaia e, più in generale, della nostra vita.
di Claudio Zeni
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