TOP TEN
di Sylvia Browne, Lindasay Harrison, Mondadori (€ 9.50)
di Nicolas Chauvat, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 7.90)
a cura Monica Simeoni, EDB Editore (€ 24.00)
di David Quammen, Adelphi (€ 14.00)
di Fausto Filidei, Polistampa Edizioni (€ 15.00)
di Lyon Gamer, Magazzini Salani (€ 15.90)
di J. K. Rowling, Salani (€ 10.00)
di Kobe Bryant, Rizzoli (€ 25.00)
di Luis Sepùlveda, Guanda (€ 20.00)
LO SCAFFALE
LA SALA GRANDE DI PALAZZO VECCHIO E LA BATTAGLIA DI ANGHIARI DI LEONARDO DA VINCI
a cura di Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini, Leo S. Olschki Editore (€ 60.00)
La vicenda della ricerca dei resti della Battaglia di Anghiari nella Sala Grande di Palazzo Vecchio – l’odierno Salone dei Cinquecento – testimonia una volta di più la forza di attrazione che la figura di Leonardo esercita ormai da molto tempo non solo sugli addetti ai lavori ma anche sul grande pubblico, assumendo caratteri che talvolta di esorbitare dai confini di un corretto approccio storico. Il convegno La Sala Grande di PalazzoVecchio e i dipinti di Leonardo, svoltosi nel dicembre 2016 e di cui questo volume contiene gli atti, è nato dunque dall’idea di fare il punto sulla questione seguendo criteri aperti e interdisciplinari, ma ancorati saldamente al metodo scientifico e scevri da ogni pregiudizio. Uno studio così complesso non poteva tralasciare il contesto per il quale il dipinto di Leonardo è stato ideato, e perciò le ricerche sono state progressivamente allargate alla Sala Grande, originaria sede del Maggior Consiglio savonaroliano, e al suo sedime, occupato da strutture e funzioni che si sono avvicendate e sovrapposte nel corso del tempo. Il volume offre dunque un significativo avanzamento delle conoscenze sia sull’opera scomparsa di Leonardo che sul principale palazzo pubblico della città.
IL DONO DELL’ERRORE
di Anila Trinlé, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 8.90)
“Se lo avessi saputo prima…”, “Se me ne fossi accorto…”, “… non avrei agito così”: quante volte vorremmo che le cose fossero andate in modo diverso e ci rimproveriamo per aver commesso degli sbagli! Dal nostro rapporto con l’errore però dipende il senso di colpa che viviamo. Fonte di sofferenze e di difficoltà relazionali, è un sentimento molto diffuso che affonda le radici nei giudizi negativi che noi stessi rivolgiamo ai nostri errori. La conseguenza è una perdita di fiducia in se stessi e una scarsa autostima.
Anila Trinlé, monaca buddhista occidentale, mette in discussione i concetti negativi di “rimpianto” e “senso di colpa”, dimostrando che è possibile vedere i nostri errori da un’angolazione diversa, non più impregnata di sofferenza ma colma di saggezza, comprensione e compassione.
Indipendentemente dalla nostra fede, gli insegnamenti qui esposti ci permettono di prendere coscienza che ogni errore è un modo per imparare e progredire, purché lo accogliamo con benevolenza anziché fustigarci e macerarci nel rimpianto e nelle recriminazioni. Chiarire il nostro rapporto con esso ci aiuta a non lasciarci intrappolare dai giudizi, trasformando così l’errore stesso in qualcosa che ci arricchisce.
di Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…