TOP TEN
di Kobe Bryant, Rizzoli (€ 25.00)
di Benedetto XVI, Robert Sarah, Cantagalli (€ 18.00)
di Liliana Segre, Piemme (€ 12.00)
di Susanna Isern, Fragatina (€ 16.00)
di Massimo Gramellini, Solferino (€ 16.00)
di Enrico Mentana, Liliana Segre, Rizzoli (€ 15.90)
di Viola Ardone, Einaudi (€ 17.50)
di Natale Giunta, Elisa Isoardi, Alessandra Spisni, Rai Libri (€ 18.00)
di Ann Lawson Lucas, Leo S.Olschki Editore (€ 35.00)
di Carlo Lapucci, Graphe.it (€6.00)
LO SCAFFALE
INGRUPPO 2020 – PIACERE A TAVOLA
di AA.VV., Mediavalue (€ 10.0)
I ristoranti raccontati nella terza edizione della guida sono un totale di 20, di cui 16 a Bergamo e provincia, 1 in provincia di Monza Brianza, 2 a Milano e 1 in provincia di Sondrio. Fanno il loro ingresso nel progetto cultural-commerciale ideato 8 anni fa da Giuliano Pellegrini due insegne prestigiose: Impronte di Bergamo e Il Cantinone di Madesimo. Nelle pagine introduttive della Guida, Elio Ghisalberti, direttore editoriale, commenta così lo spirito selettivo che valuta le candidature degli aspiranti soci e che nel 2020 ha accolto due insegne stellate: “Di anno in anno aumentano considerevolmente le richieste di adesione. InGruppo le vaglia con molta attenzione. Motivo? Nessuna chiusura preconcetta ma rigore e serietà nell’accettazione delle domande”.
Le nuove insegne passano infatti al vaglio dell’assemblea ottenendo il via libera a maggioranza dopo avere dimostrato di condividere gli ideali e l’approccio alla professione che contraddistinguono InGruppo sin dalla nascita. In quest’ultima edizione solamente due ristoranti hanno ottenuto il via libera. Sono ambedue stellati Michelin.
PAOLO FREGOSO, GENOVESE
di Vito Molinari, Gammarò Edizioni (€ 18.00)
VITO MOLINARI
«Arcivescovo, cardinale, tre volte doge, cinque figli con due donne, diversi bastardi, uomo d’armi, pirata, ammiraglio della Santa Sede, due volte papabile»: questo l’uomo del quale Vito Molinari ci restituisce un sapido ritratto sullo sfondo di una Genova inquieta e rissosissima; intrecciato alle vicende di un secolo nel quale, secondo le parole di Johan Huizinga, «la vita era così violenta e piena di contrasti da emanare un odore misto di sangue e di rose». Un romanzo godibilissimo, pienamente rispettoso dei dati storici, ricco di riferimenti all’arte e alla cultura del tempo, a fatti poco noti – non di rado terribili – e a curiosità divertenti.
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