Top Ten
di Alessandro Robecchi, Sellerio Editore Palermo (€ 15.00)
di Anna Todd, Sperling & Kupfer (€ 15.90)
di Andrea Camilleri, Mondadori (€ 15.00)
di Paolo Rumiz, Feltrinelli (€ 15.00)
di Gian Mario Mollar, Edizioni Il Punto d’Incontro(€ 12.90)
di Maurizio De Giovanni, Rizzoli (€ 19.00)
di Gianrico Carofiglio, Einaudi (€ 16.50)
di Andrea Musso, Edizioni Dehoniane Bologna (€ 7.50)
di Antonio C. Mastrobuono, Leo S.Olschki Editore (€ 35.00)
di Luigi Ciotti, EGA Edizioni Gruppo Abele (€ 6.00)
LO SCAFFALE
ROBERT MICHELS E LA PRIMA GUERRA MONDIALE
di cura di Federico Trocini, Leo S.Olschki Editore (€ 65.00)
Autore di uno dei grandi classici del pensiero politico novecentesco, La sociologia del partito politico nella democrazia moderna (1911), Robert Michels (1836-1936) rientra tra gli intellettuali più cosmopoliti del secolo. In quanto ‘tedesco per origine’ e ‘italiano per elezione’, egli rappresenta al tempo stesso una figura chiave tramite cui ricostruire la fitta trama di rapporti tra Italia e Germania a cavallo tra Otto e Novecento. Attraverso i documenti inediti del suo carteggio risalenti al periodo 1913-1921 e raccolti all’interno diquesto volume è possibile fare luce su una porzione cruciale del suo controverso itinerario biografico e intellettuale. E, in particolare, venire a capo delle complesse ragioni che, in coincidenza con lo scoppio della Prima guerra mondiale, lo spinsero dapprima a richiedere la naturalizzazione italiana e, all’indomani del maggio 1915, nel quadro di una scelta di campo profondamente lacerante sul piano personale, a farsi promotore del principio di autodeterminazione nazionale e, più in generale, ad auspicare, per il bene dell’intera Europa, la sconfitta militare della Germania.
QUALCUNO LO CHIAMA BENESSERE
di Marc Bekoff e Jessica Pierce, Sonda Edizioni (€ 18.00)
Sempre più spesso sentiamo parlare di «benessere animale», ma cosa significa davvero? Niente, perché è un’espressione sterile, buona solo per le campagne marketing di chi sfrutta gli animali, dalle aziende alimentari agli zoo, passando per la ricerca scientifica.
Qualcuno lo chiama benessere ci mostra come sviluppare un nuovo rapporto con gli animali, fondato sul rispetto dei loro bisogni e della loro natura, per transitare dall’Antropocene alla rivoluzionaria età del Compassiocene.
Ecco invece le 5 libertà alla base del vero benessere animale che vengono presentate dagli autori, dosando informazioni scientifiche e testimonianze personali toccanti.
1. Libertà dalla fame e dalla sete, attraverso l’accesso diretto all’acqua e a un’alimentazione sana ed energetica.
2. La libertà da condizioni di disagio, allestendo un ambiente appropriato.
3. La libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie, attraverso la prevenzione, oppure una tempestiva diagnosi e la cura.
4. La libertà di comportarsi secondo natura, garantendo sufficiente spazio, mezzi adeguati e permettendo a ciascun animale di godere della compagnia dei membri della propria specie.
5. La libertà dalla paura e dallo stress, garantendo condizioni e trattamenti che non provochino sofferenza psicologica.
Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…