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LE DONNE DELLA FISAR SI INCONTRANO

Emma Lami

 

Due giorni scelti non a caso quelli delle donne della ‘Fisarinrosa’. Il 7 e 8 marzo, nell’occasione della festa della donna, esse daranno vita al primo incontro nazionale delle socie delle quattro aree territoriali d’Italia (nord-est, nord-ovest, centro, sud), aree che presentano una realtà di vini diversi ma interessanti, distinguibili nella propria appartenenza territoriale ma uniti per la curiosità, l’interesse, le emozioni che creano in chi a loro si avvicina. La Delegazione di accoglienza sarà la Valdichiana, quell’angolo di Toscana dove le grandi denominazioni del Chianti, del Brunello,del Nobile, dell’Orcia e del Cortona formano un mosaico ricco di immagini, colori e sensazioni. Meta del primo giorno, il 7 marzo, saranno le due aziende della “Signora del Vino”, Donatella Cinelli Colombini, che ha nelle sue cantine un organico interamente femminile. La prima azienda sarà ‘Casato Prime Donne’ a Montalcino dove sarà in programma un Barrel Tasting dei futuri Brunelli 2014,2013,2012; poi la visita si sposterà alla fattoria del Colle di Trequanda con degustazione itinerante di 4 vini a base di Sangiovese. Seguirà un briefing tra le sommelier partecipanti e sarà questo il momento in cui le socie delle delegazioni FISAR d’Italia potranno confrontarsi sulle attività già svolte e da svolgere nel prossimo futuro consolidando quel legame che, da Nord a Sud, costituisce come il filo di Arianna di un progetto che vede l’elemento femminile valorizzato da un sempre più attivo e proficuo coinvolgimento in eventi e manifestazioni, sia nel mondo del vino che in quello dell’imprenditoria vitivinicola. Il secondo giorno,8 marzo, la visita a Montepulciano, patria del Nobile,cantato da Francesco Redi nel 1685 nella sua opera Bacco in Toscana, dove sarà prevista la visita alla Cantina de’Ricci, una delle più belle e più antiche cantine del mondo che si trova sotto il rinascimentale,elegante omonimo Palazzo e considerata ” monumento artistico culturale”. “Si dice che le donne abbiano, rispetto ad altri, una naturale predisposizione alla degustazione, un intuito ed una capacità di cogliere nel vino sentori, profumi, emozioni in modo più intenso ed immediato – dice Emma Lami (nella foto, referente Fisarinrosa italia- centro – sarà forse anche il suo senso di curiosità ed intraprendenza che ha fatto valere nel tempo il suo modo di interpretare il vino in tutte le sue valenze”.

Claudio Zeni

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