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Le cantine dell’Hotel de Paris

Gli hotel, le spa, i casinò, le spiagge, i ristoranti, i club. Il marchio Monte-Carlo SBM racchiude, in un raggio di pochi chilometri quadrati, un intero mondo di lusso, prestigio ed eleganza che, da oltre un secolo, seduce i visitatori del Principato di Monaco con il suo inconfondibile charme monegasco. Se il divertimento, l’accoglienza e il relax sono gli aspetti più celebri dell’offerta del gruppo alberghiero, all’interno del leggendario Hôtel de Paris si nasconde anche un autentico paradiso dedicato ai piaceri di Bacco.

La storia delle favolose Cantine vinicole inizia dieci anni dopo l’inaugurazione dello storico hotel. Studiate da Marie Blanc, moglie del fondatore di Monte-Carlo SBM, François Blanc, “Per dotare l’hotel di una cantina all’altezza della clientela” e inaugurate nel 1874, sono ispirate ai progetti delle grandi cantine di Bordeaux. In un susseguirsi di piccole cantine, una dopo l’altra, a dieci metri sotto terra, con una superficie totale di 1.500 m², distribuiti su un chilometro di scaffalature, le cantine custodiscono circa 350.000 esemplari di bottiglie provenienti da tutto il mondo, con 5.700 tra vini e liquori classificati per annata, distesi negli immensi scaffali o custodite nelle casse originarie. Ogni anno, all’inizio della stagione primaverile, il personale esperto si occupa di degustare le migliori annate di Bordeaux, che due anni dopo entreranno a far parte delle cantine, dove continueranno a maturare in attesa di raggiungere la condizione perfetta. Speciali etichette indicano i vini proposti sulle carte dei diversi alberghi e ristoranti del Resort, come il Lafite, il Rothschild, il Petrus, il Romanée-Conti, il Dom Pérignon e il Cristal Roederer. I più pregiati sono custoditi all’interno della Cappella, che vanta etichette risalenti al 1890! Alla domanda “Che cosa rende grande un vino?”, Gennaro Iorio, l’italiano capo cantina delle Caves, non ha esitazioni nel rispondere: “Oltre alla natura, al clima e al lavoro dell’uomo, è il tempo: un grande vino è quello che sa emozionare anche dopo 30, 40 anni. Non è necessariamente famoso, ma è quello che sa rappresentare il luogo da cui nasce”. L’attenta cura del capo cantina e della sua equipe garantiscono a ogni bottiglia eccellenti condizioni di conservazione (temperature tra i 13° C e i 14° C e un’umidità costante dell’80%), preservando l’inconfondibile aroma che caratterizza questi magnifici vini, che sanno esaltare con grazia e carattere le proposte culinarie dei ristoranti del Resort, accompagnando gli ospiti verso le massime vette del gusto. Dieci persone lavorano ogni giorno al servizio del capo cantiniere, seguendo diligentemente la filosofia della casa: rispettare un savoir-faire ancestrale, non perdere mai di vista il rapporto tra cantina e ristorante ed educare le generazioni future. I cantinieri, gli chef e i sommelier elaborano insieme la carta dei vini, in funzione delle pietanze, delle disponibilità delle cantine e delle caratteristiche peculiari di ogni stabilimento. Ogni anno, più di 300.000 bottiglie, di cui circa 110.000 di champagne, vengono utilizzate all’interno degli alberghi del Gruppo SBM per accompagnare pranzi, cene, eventi speciali e occasioni da incorniciare per sempre. Allo scopo di determinare quando un vino o uno champagne siano pronti per essere messi in carta, è stata istituita nel 1998 una commissione d’assaggio costituita da sommellier e cuochi, molti di essi non vedenti, che si ritrovano in una sala apposita a degustare. Per chi desidera regalarsi un’esperienza indimenticabile, questo luogo unico, intimo e comunemente non accessibile al pubblico può diventare la cornice insolita e magica di un evento eccezionale, una visita-degustazione, un cocktail o una cena di gala, come è avvenuto più volte nel corso della loro storia ultracentenaria. A partire dal 1990, il “Marie Blanc Museum”, istituito per omaggiare l’indimenticata fondatrice, ne espone alcune annate molto rare, diventate parte del patrimonio storico del gruppo Monte-Carlo SBM.

Donato Apollonio

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