A poco più di un anno dall’arrivo del talentuoso Chef Peter Brunel nel gruppo Lungarno Collection, la stella Michelin brilla sul ristorante Borgo San Jacopo, a pochi metri da Ponte Vecchio. Brunel nel passato era già stato insignito del prestigioso riconoscimento e, a soli 28 era stato il più giovane chef stellato, a Villa Negri sul Lago di Garda. A questa erano seguite altre significative esperienze e poi quattro anni da consulente per reparti di ricerca e sviluppo di grandi aziende. Un periodo molto dedito allo studio delle materie prime, dei processi chimici che sottendono ad ogni loro reazione. Nel luglio 2014, l’incontro con Lungarno Collection – società di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, dove assume il ruolo di Executive Chef dei 3 ristoranti della Compagnia, primo fra tutti il nuovo aperto Caffè dell’Oro, dove la cucina di Peter si esprime nel suo stile bistrò. Nell’autunno del 2014 arriva il primo menu a firma di Brunel al ristorante gourmet Borgo San Jacopo dove, con il supporto del giovane team della cucina e della sala, porta alcuni dei suo grandi classici (il risotto al cavolo cappuccio) accanto ad originali menu degustazioni, come quello tutto dedicato alla patata, che vede ormai lo spaghetto di patata -senza farina- imporsi come piatto signature. Dopo un anno, l’arrivo del più bel riconoscimento che Peter e i suoi collaboratori avrebbero mai potuto sperare: la stella Michelin! Un traguardo importante che riempie d’orgoglio lo chef trentino e la dirigenza Lungarno Collection che – con l’arrivo di questo premio- riceve una bella conferma della strada che ha deciso di portare avanti, elevando la qualità culinaria dei propri ristoranti. “Peter Brunel ha portato alla Lungarno Collection un tocco davvero unico con la sua grande innovazione che da vita a piatti che stupiscono il palato, la vista, le aspettative di tutti i clienti che scelgono il salotto del Borgo San Jacopo per vivere un’esperienza gastronomica di alto livello” afferma Valeriano Antonioli, Amministratore Delegato del gruppo, che poi prosegue “uno stile questo che lo chef sa sapientemente declinare anche in veste bistro al Caffè dell’Oro, che si trova proprio sulla riva opposta del fiume, sempre a pochi metri da Ponte Vecchio”. Valeriano Antonioli infine conclude: “Un ringraziamento speciale alla guida Michelin per la fiducia accordata al nostro Executive Chef Peter Brunel e a tutto il nostro team”.
Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…