La storia, i desideri, le aspirazioni e i successi dello chef Michelino Gioia, narrati con lo stesso tono semplice, elegante e sobrio che contraddistingue la sua cucina, fanno da filo conduttore all’omonimo libro a lui dedicato e edito da 30 Editore. Il testo si sviluppa in tre distinte sezioni, tre percorsi concatenati in un susseguirsi di racconti che danno spazio alle emozioni di ricordi ancora vivi nella memoria dello chef e che conducono verso una migliore comprensione della sua cucina, permettendo di ritrovare in ogni piatto il sapore di sole e salsedine, il forte rispetto per la terra e per i suoi prodotti e l’intenso legame con la tradizione. Il nuovo libro “Michelino Gioia – Tradizioni Contemporanee” che si aggiunge alla collana dedicata alla ristorazione di qualità, si pregia di una prefazione scritta dall’autorevole penna di Allan Bay noto critico enogastronomico e affermato scrittore, che è ben riuscito a cogliere l’anima della cucina dello chef del The Cesar, definendo i suoi piatti “festaioli, ricchi, belli colorati e buoni ancor prima di essere mangiati”. Il viaggio nella storia de La Posta Vecchia Hotel di Ladispoli (Rm), l’antica foresteria secentesca del Castello Odescalchi, appartenente un tempo a Paul Getty e dagli anni ’80 alla famiglia Sciò che la trasformò in albergo 5 stelle, dimora del ristorante The Cesar , 1*Michelin, guidato da oltre 10 anni dalle mani esperte e dal carattere timido e al tempo stesso risoluto dello chef, fa da introduzione, nella prima sezione del volume, al mondo di Michelino Gioia che esercita la sua arte avvolto da opere d’arte e ambienti ricercati che gli permettono ogni giorno di ispirarsi al bello, per la creazione di ogni suo piatto. “Il biglietto da visita di questa esclusiva residenza – dichiara Michelino Gioia – è il verde rigoglioso del parco con i viali ombreggiati da palme e pini marittimi e dalle aiuole disegnate da fiori profumati. Si sfiorano l’orto, i campi da tennis e l’eliporto, poi il primo impatto è con la facciata rivolta al giardino, che quasi riesce a nascondere il vasto orizzonte marino… e ovviamente i resti delle strutture romane.” Nella seconda sezione del libro si ripercorre, invece, passo dopo passo, la storia dello chef, dalle origini semplici e partenopee, che ha saputo unire all’amore per le materie prime e per il territorio, il metodo, il rigore e le tecniche apprese nel corso della sua crescita professionale, al fianco di grandi maestri del calibro di Stefano di Salvo, Gaetano Trovato, Sergio Mei, Antonio Guida, Alain Ducasse, Pietro Leemann e Mauro Uliassi. Un percorso professionale, nato quasi per caso e poi divenuto il motore della sua vita, fatto di sacrifici e di tante soddisfazioni, da condividere con la sua brigata. L’ultima sezione del libro non si traduce in un semplice ricettario ma è invece una vera e propria raccolta dei piatti più emblematici della cucina di Michelino Gioia, corredata dalla spiegazione dei concept che determinano la realizzazione delle sue creazioni, con indicazione sia dei fornitori e dei produttori ai quali si affida lo chef nella ricerca dei suoi ingredienti, che degli abbinamenti dei vini che rendono la degustazione un’esperienza sublime. Il nuovo libro “Michelino Gioia – Tradizioni Contemporanee” è una lettura piacevole e ricca di aneddoti interessanti che ispira al lettore il desiderio di assaporare con consapevolezza la buona cucina di questo grande chef. “Michelino Gioia – Tradizioni Contemporanee” sarà presentato nell’Aula Didattica, al Piano Terra, di Eataly Roma il prossimo 16 dicembre, alle ore 17.00, alla presenza dello chef Michelino Gioia e dell’autrice, Emanuela Ferro.
Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…