Francesco Carrieri è dalla corrente stagione turistica il nuovo chef dell’Hotel Torre di Cala Piccola a Porto S. Stefano, splendido 4 stelle con vista suggestiva sulle isole del Giglio e di Giannutri.
Nato a Martinafranca, diplomato alla Scuola Alberghiera di Bari, Francesco Carrieri ha iniziato la sua avventura ai ‘fornelli’ nei villaggi turistici della sua regione natìa, la Puglia, per poi lavorare in prestigiose strutture: il Golf Hotel all’Argentario, la Posta Vecchia (1 stella Michelin) a Palo Laziale con lo chef Michelino Gioia, il Grand Hotel Savoia a Cortina e l’Hotel Hermitage Relais&Châteaux a Cervinia.
“Francesco la passione per la cucina era nel tuo Dna?”
“Esatto, visto che fin da piccolo mi divertivo a guardare mia nonna e mia mamma preparare le immancabili orecchiette e le altre specialità pugliesi per la nostra famiglia.”.
“Dalla passione alla professione il salto è stato breve?”
“Dopo il diploma all’alberghiero ho iniziato la mia avventura in cucina in Italia, poi in Inghilterra e successivamente fare ritorno nella nostra penisola, dove a La Posta Vecchia ho conosciuto mia moglie Alina, che tra l’altro è anche di Porto Santo Stefano. Adesso eccomi qua: al Torre di Cala Piccola, una location da sogno”.
“La clientela del Torre di Cala Piccola ha sempre avuto grandi aspettative per la cucina. Come riesci a soddisfarle?”
“Premesso che sono una persona che sa ascoltare cerco sempre con il team della struttura di proporre una carta che rifugge la monotonia, incoraggiando il cliente alla scoperta e alla sperimentazione, ma soprattutto parto dal principio che la tradizione è una radice da cui non ci si può allontanare”.
“Carne o pesce. Dove dai il meglio di te?”
“Preferisco cucinare il pesce anche se in questa zona abbiamo delle ottime carni. Le nostre proposte culinarie devono comunque avere una precisa identità con sapori ben delineati. Piatti che devono tenere conto della stagionalità, del territorio e del cosiddetto km vero e non zero. Abbinamenti particolari naturalmente sì, ma non in maniera eccessiva”.
“Un piatto che il cliente deve assolutamente assaggiare al Torre di Cala Piccola?”
Senza alcuna dubbio ‘Il caldaro Torre d’Argento’, una zuppa di pesce toscana il cui nome deriva dal ristorante di Torre di Cala Piccola. Il piatto prevede scampi, gamberi, calamari, cozze, vongole seppie, polpo e altro pescato del giorno. È un piatto di antica tradizione, tipico dei pescatori dell’Argentario, che lo preparavano e mangiavano in navigazione durante la cala delle reti. Prende il nome dalla grossa pentola nella quale si cucinava al momento, spesso direttamente sugli scogli, il pescato fresco di giornata”.
“Come si fidelizza il rapporto tra uno chef e la clientela del locale?”
“Senza alcun dubbio proponendo piacevoli proposte culinarie. Poi facendo vedere la persona che ha preparato queste proposte. E’ quindi mia abitudine uscire in sala per dialogare con la clientela e ricevere non solo gli apprezzamenti, ma anche le eventuali osservazioni. Come detto in precedenza sono una persona che sa ascoltare”.
Rendere felici i clienti dell’Hotel di Cala Piccola è la missione più bella di Francesco Carrieri e del suo team e noi, per diretta esperienza, siamo certi che ha già raggiunto il suo obiettivo.
Claudio Zeni