Il Burgenland è conosciuto in tutto il mondo per l’area del Neusiedler See, inserita nel 2011 dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità, ma la regione più orientale dell’Austria vanta anche un gran numero di patrimoni culturali tramandati fino a oggi e ancora parte integrante del tessuto socio-culturale della zona. Valorizzarli e preservarli è l’obiettivo del progetto “Kulturschatz Burgenland”, commissionato da Burgenland Tourismus. Essenziale per la comprensione e la conservazione del patrimonio culturale è la trasmissione dello stesso di generazione in generazione, dal punto di vista dell’adattamento contemporaneo e della riprogettazione creativa. Il progetto „Kulturschatz Burgenland” descrive, grazie a brevi testi, foto e video, come questo “passaggio di testimone” avviene nel Burgenland di oggi. Le molte forme tradizionali di espressione della regione hanno origine nella mescolanza etnica del paese. Questo crogiolo di nazionalità e tradizioni diverse, che ora è sempre più noto anche grazie al progetto, è un grande esempio vivente di coesistenza di culture, ben visibile nel programma tv del canale ORF Burgenland in 44 puntate intitolato “La cesta dei tesori del Burgenland”. Ecco qualche esempio. Il suono del liuto vanta una lunga tradizione in Burgenland, ma solo nel 2000 nella regione è stato prodotto il primo strumento. Celebre è quello di Stinatz, denominato “Tamburizza Stinjacko Kolo”. Il laboratorio della famiglia Koó a Steinberg è uno degli ultimi in Europa a produrre i tessuti stampati e tinti di color indaco. Dal 2010, questa tecnica di stampa a mano in blu dei tessuti è parte del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO in Austria. L’area di Seewinkel ha giocato un ruolo importante sul percorso delle mandrie di bovini grigi della steppa, allevati dal XVII secolo nei pascoli di grandi dimensioni del bacino dei Carpazi. L’Ente del Parco Nazionale del Lago di Neusiedl ne ha ristabilito una mandria a partire dal 1994 per ricostruire l’habitat del parco. Lo zafferano pannonico è da sempre un ingrediente essenziale della cucina locale. Molto apprezzato per la sua purezza, dopo una pausa di tre generazioni viene di nuovo prodotto in Burgenland. A Frauenkirchen un agricoltore particolarmente innovativo, Stekovics Erich, ha realizzato la più grande raccolta di pomodori del mondo, con oltre 3000 diverse varietà di pomodori che contribuiscono in maniera ineguagliabile alla conservazione della biodiversità. L’Uhudler deriva da un vitigno americano ed è originario dei dintorni delle località di Heiligenbrunn, Eltendorf e Moschendorf. È estremamente resistente alle malattie fillossera e fungine, pertanto non richiede l’utilizzo di pesticidi chimici. Infine, il taglio delle canne del lago Neusiedl in Seewinkel, in passato interessante reddito aggiuntivo per la popolazione rurale, rappresenta oggi un elemento importante per i preziosi habitat intorno alla zona. Area naturale protetta per un terzo del territorio, il Burgenland vanta piste ciclabili, sentieri per trekking, paradisi per velisti e surfisti: un vero eldorado per vacanze ecosportive. Un viaggio nella storia e nei sensi, impreziosito dalle tante esperienze gourmet locali e dall’aroma dei suoi vini… per un soggiorno all’insegna del benessere sul versante più soleggiato dell’Austria. www.burgenland.info/it
Claudio Zeni