Una storia lunga più di mille anni ricca di momenti importanti, di successi che hanno consentito al Gorgonzola di essere oggi il terzo formaggio DOP italiano a latte vaccino per importanza dopo i due celebri grana.
La sua storia, nata molto probabilmente per una squisita sbadataggine, risale alla cittadina di Gorgonzola (MI) intorno all’anno 1000. Da allora i tanti secoli trascorsi ci rendono consapevoli di un presente che conta molto. Parliamo infatti di oltre 400 maestri casari che sul territorio di produzione (Piemonte e Lombardia) mantengono l’antica tradizione del “Re degli erborinati”.
Ma qual è il territorio di produzione? Per parlare dell’areale dove viene consentita la produzione si deve ricordare che solo il latte appena munto proveniente dagli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il formaggio Gorgonzola conferendogli la denominazione d’origine protetta.
Ed è su queste terre che il legame tra prodotto e territorio è decisamente indissolubile; soltanto qui il Gorgonzola si produce, si stagiona e se ne fanno le porzioni destinate alla vendita. Tutte le forme devono essere marchiate all’origine riportando le corrette diciture per l’individuazione del caseificio in cui sono state realizzate. Il formaggio deve poi essere rigorosamente confezionato in fogli di alluminio riportanti l’ormai famosa del Consorzio senza la quale non è gorgonzola!
di Claudio Zeni