Il Festival della Politica di Mestre nasce su idea e organizzazione della Fondazione Gianni Pellicani con la convinzione che incrociare saperi e punti di vista differenti sia l’unico modo per muovere alla ricerca di ciò che oggi è “politica”, senza essere autoreferenziale o di settore. Giunto alla settima edizione, quest’anno si è tenuto dal 7 al 10 settembre e ha visto coinvolte alcune piazze di Mestre, con diversi appuntamenti incentrati sul tema presentato “Il disordine globale”. Particolarmente interessante e ‘golosoo’ l’incontro tenuto in Piazzetta Battisti sotto l’egida del Master in Filosofia del Cibo e del Vino dell’Università San Raffaele di Milano, che ha visto protagonisti due famosi pasticceri italiani: Dario Loison, dell’omonima pasticceria di Costabissara (Vi), e Giancarlo Perbellini della Pasticceria “Dolce Locanda” di Verona. Coordinati da Gianni Moriani, storico della cucina e autore di numerosi libri, i due pasticceri hanno dialogato sul tema “La pasticceria italiana tra passato e futuro”, un’arte questa che finora è stata portata avanti grazie a segreti e ricette tramandati in famiglia. Qual è, quindi, il valore aggiunto delle nuove generazioni? Sicuramente i protagonisti dell’incontro, entrambi figli d’arte, hanno saputo valorizzare il grande bagaglio di conoscenze ed esperienze raccolte prima del debutto nel mondo della pasticceria. Dario Loison, classe 1962, ha capitalizzato le differenti contaminazioni originate dalla sua pluriennale esperienza all’estero e come dirigente nel settore della produzione di macchine per concerie. Giancarlo Perbellini, classe 1964, chef pluristellato e ambasciatore dell’eccellenza culinaria italiana all’estero, nel 2014 rielabora in chiave moderna la passione di famiglia aprendo la pasticceria “Dolce Locanda”. Due case history veneti degni di nota, quelli di Loison e Perbellini, che viaggiano in parallelo: figli d’arte diventati oggi capitani d’azienda, hanno saputo cogliere le giuste opportunità durante il loro percorso di vita, senza miopia, anzi, con una grande visione del futuro. Al termine dell’incontro, immancabile dolce momento di degustazione con le massime espressioni pasticcere dei protagonisti presenti.
Claudio Zeni