Un derby molto speciale fra Chianti toscano e Sangiovese di Romagna; un pomeriggio di riflessioni pubbliche dove giornalisti, degustatori, wine writers, rappresentanti delle istituzioni legate al vino, tecnici delle università e delle aziende, enologi e imprenditori ragioneranno sul Sangiovese; un’intera giornata di degustazioni in cui i campioni di Romagna e Toscana, accompagnati dal meglio dell’enologia dei due territori, duetteranno a distanza per prolungare la sfida anche fra il pubblico degli enoappassionati. Sono questi gli ingredienti principali della prima edizione di Cesena Wine Festival, appuntamento che il 3-4 novembre 2012 chiama a raccolta produttori, giornalisti, degustatori, enonauti. Nato da un pool di imprenditori romagnoli del vino uniti nel Consorzio Produttori di vino e di olio delle Colline Cesenati, l’evento vuole valorizzare le eccellenze enologiche del territorio, in luoghi simbolo della cultura della città, la Biblioteca Malatestiana, Mémoire du monde dell’Unesco, dove avrà luogo il convegno e lo storico teatro Bonci sede dei banchi d’assaggio e del concorso. Tema centrale di quest’anno del Cesena Wine Festival è quindi il Sangiovese, vino e vitigno simbolo della Romagna, diffuso, usato e abusato in tutta Italia e nel mondo e che negli anni ha trovato in Toscana il luogo d’elezione. E proprio con il Chianti si apre la sfida, un vero e proprio derby del Sangiovese, dove domenica 4 novembre, otto campioni del Sangiovese di Romagna Doc si confronteranno alla cieca con otto campioni del territorio del Chianti. A giudicarli una giuria tecnica composta da esperti (sommelier, enologi, giornalisti), a cui si affiancherà il contributo di una giuria popolare. Al convegno ‘Contadino o Manager? – Nuove generazioni del vino nelle secche del mercato, fra territorialità e globalizzazione’, previsto per il pomeriggio di sabato 3 novembre, il compito di sondare problematiche e punti di forza del sangiovese, le sue diverse geografie di produzione e diffusione, le opportunità di penetrazione sul mercato italiano e internazionale, le incognite e le potenzialità legate ai cambiamento generazionale dei player del vino, con approfondimenti tecnici e tematici, interventi dei protagonisti della filiera, contributi da parte delle istituzioni e stimoli dalla stampa specializzata nazionale. Fra i relatori, Carlo Ottaviano direttore editoriale di Gambero Rosso, il professor Claudio Riponi Presidente del corso di Laurea in Viticoltura e Enologia della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e Piera Alberta, Marketing manager Duca di Salaparuta che dalla Sicilia lancia una provocazione, presentando il case history del Nero d’Avola e la sua massiccia diffusione nel circuito dell’ospitalità della costa romagnola. A moderarli Gianluca Semprini, volto noto delle news di Sky Tg 24. Sempre domenica 4 novembre, dalla 10,00 alle 21,00 via libera nel foyer del Teatro Bonci ai banchi d’assaggio gestiti dai professionisti della mescita dall’Associazione Italiana sommelier per un appuntamento del gusto che diventa un percorso culturale e storico fra i territori della Romagna e della Toscana. In degustazione il meglio del panorama enologico di Romagna e Toscana, con una sessantina di aziende ospiti e circa 200 etichette che si potranno abbinare a piccoli assaggi di tipicità regionali, e una guest star la cantina siciliana Duca di Salaparuta (ingresso a 12 euro con calice da degustazione, volume guida all’enologia romagnola e carnet di assaggi). A corredare l’evento, letture, performance, spettacoli e degustazioni a tema nelle salette attigue al foyer del teatro.
Claudio Zeni
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