Caviar Giaveri, uno dei migliori e più apprezzati caviali italiani al mondo, sinonimo di qualità con la sua ricca varietà di tipi di caviale eco–sostenibile, sarà partner domenica 12 dicembre di una speciale cena a otto mani, con asta di beneficenza presso il Ristorante “Il Palagio”, Stella Michelin dell’Hotel Four Seasons di Firenze.
L’azienda veneta, oggi guidata dalle tre giovani sorelle imprenditrici Jenny, Giada e Joys al fianco del padre Rodolfo Giaveri, dimostra da sempre grande attenzione non solo ai temi della sostenibilità, ma anche a quelli sociali. Per questo ha scelto di essere presente, quale partner, all’iniziativa benefica “Paolo and friends”, dedicata a Patrizio Cipollini per onorare la memoria dell’ex General Manager del prestigioso Hotel Four Seasons di Firenze.
Il caviale Giaveri sarà protagonista dell’aperitivo, come grande apertura della speciale cena a più mani di quattro portate, preparata con grande passione dai rinomati Chef Paolo Lavezzini, Executive Chef di Four Seasons Hotel Firenze, Riccardo Monco (Executive Chef di Enoteca Pinchiorri*** Michelin, Firenze), Andrea Mattei (Executive Chef del Ristorante Bistrot * Michelin, Forte dei Marmi) e Loretta Fanella, pluripremiata Pastry Chef.
Il caviale Osietra Classic verrà servito su una Ricciola appena scottata, marinata con capperi e guanciale, estratto di rucola, maionese di baccalà e raviolino croccante di ostrica.
Nella bellissima location fiorentina, già in aria natalizia, si svolgerà poi l’asta benefica con in palio soggiorni nei più bei Four Seasons in Europa e molti altri prestigiosi premi e parte del ricavato andrà in favore dei progetti della “Patrizio Cipollini Foundation”, Associazione nata a Firenze nel 2020.
Varie realtà italiane saranno presenti e Caviar Giaveri, una delle espressioni del grande Made in Italy noto nel mondo, ha voluto partecipare all’iniziativa. Donerà, infatti, per l’occasione una prestigiosa confezione “Golden Box” con all’interno la miglior selezione di caviale Osietra Classic da 250 grammi in abbinamento a Champagne Piper-Heidsieck.
di Claudio Zeni