Countdown per la ventesima edizione di “Capolavori a Tavola”, la celebre kermesse enogastronomica nata da un’idea del ‘Re della Chianina’ Simone Fracassi, in programma martedì 13 luglio (dalle ore 19.00) al River Piper di Ponte d’Arno di Castel San Niccolò (Ar), per unire la degustazione di prodotti di qualità e le creazioni di chef stellati ad un’importante finalità sociale.
«Fracassi, come è nato questo evento diventato in pochi lustri un appuntamento fisso per i gourmet del terzo millennio?»
«Capolavori a tavola è nata grazie alla mia amicizia con diversi chef, che si ritrovano insieme per il piacere di condividere idee, scoperte, abbinamenti. Ogni anno si declinano proposte nuove, che seguono l’evoluzione del gusto e della curiosità. Unico punto fermo: la qualità e la territorialità dei prodotti»
«Una formula che si è modificata nel tempo. Che cosa ricordi della prima edizione?»
«Iniziammo proponendo la degustazione di sette prosciutti e sette bottiglie di vino al ristorante Il Tirabusciò di Alberto Degli Innocenti, insieme al sigaro toscano e alle bollicine di Ferrari. Fu un successo e da quel giorno la manifestazione si è arricchita con la presenza di illustri personaggi del settore enogastronomico e della comunicazione. Prima del 2020, con la sinergia di Lorenzo Lori, la manifestazione si è tenuta nella sua sede storica di Borgo Corsignano, per poi essere ospitata dallo scorso anno al River Piper a causa delle note necessità di distanziamento».
«Capolavori a Tavola non è solo un grande evento enogastronomico, ma anche una manifestazione con importanti finalità sociali?»
«Vero, perché il ricavato della kermesse è devoluto in beneficienza all’associazione 3C Centro Creativo Casentino Onlus. Nell’edizione 2020 raccogliemmo 10.000 euro, con i quali cui finanziammo l’ospedale di Bibbiena per l’acquisto di un casco al fine di facilitare la respirazione nella cura dei malati di Covid e la Protezione Civile del Casentino. Anche quest’anno ci confronteremo con l’associazione per proposte che ricadano sul Casentino, come è la mission di 3C Onlus».
«Simone, possiamo definire Capolavori a Tavola una delle icone per la promozione turistica del Casentino?»
«Senza alcun dubbio. Io ho sempre creduto in questo territorio, che ho visto crescere come meta turistica anche grazie alla costante promozione del settore enogastronomico. Credo che con Capolavori a Tavola io abbia fatto la mia parte nel promuovere il Casentino».
di Claudio Zeni