Il consiglio di Amministrazione della cooperativa Cantina Vini Tipici dell’Aretino ha recentemente approvato il proprio bilancio annuale chiuso al 31 agosto 2019 deliberandone la discussione all’assemblea dei viticoltori soci in programma l’11 gennaio 2020 al Park Hotel di Battifolle (Ar).
“La vendemmia 2018, con oltre 68.000 quintali di uve conferite, è stata generosa sia in quantità che in qualità – sottolinea Gianni Iseppi, Direttore della cantina aretina – la commercializzazione dei vini ottenuti si è svolta regolarmente grazie alla consolidata clientela sia nazionale che internazionale. Ciò porterà a proporre in assemblea una liquidazione delle uve/quintale su valori euro pari a: 40/60 uve atto IGT Toscana Bianco; 45/65 uve atto IGT Toscana Rosso; 60/90 uve atto DOCG Chianti. Circa il 70% del valore delle uve sopraesposto è già stato regolarmente pagato sotto forma di acconto ai viticoltori soci conferenti. Per quanto riguarda la vendemmia 2019 si è innovata vinificando separatamente le uve provenienti da agricoltura biologica”.
La cantina aretina ha registrato un leggero aumento della produzione totale pari a circa il 6% , dovuto soprattutto ai nuovi impianti entrati in produzione e al rinnovamento di oltre la metà del parco vigneti nell’ultimo ventennio, grazie anche ad un contributo a fondo perduto di oltre due milioni di euro elargito ai soci .
Nel 2019 i conferimenti di uva eccellente/premium è stata di circa l’80% mentre troviamo circa un 20% di produzione medio/buona. Questo a causa delle note calamità atmosferiche che hanno ripetutamente colpito la zona sud di Arezzo nella estate 2019.
“Tutti i vini ottenuti, grazie alle evolute attrezzature e competenze enologiche applicate nello stabilimento di Ponte a Chiani, saranno commercializzati al meglio nei canali adeguati – prosegue Iseppi – così da ottenere una giusta remunerazione per i viticoltori associati. Per la recente produzione 2019 è già stato erogato un primo acconto sulle uve conferite/quintale su valori euro pari a: 11/16 uve atto IGT Toscana e 15/25 uve atto DOCG Chianti”.
“I nostri programmi futuri prevedono investimenti onde migliorare ulteriormente la qualità delle uve conferite, nonché mirate operazioni di marketing e sviluppo commerciale, con particolare riguardo al prodotto imbottigliato ed alla produzione da agricoltura biologica – conclude il Direttore Iseppi – tutto questo per consolidare gli obiettivi della cooperativa di Ponte a Chiani, una struttura al servizio del territorio che da quasi cinquant’anni anni cerca di indirizzare e valorizzare sempre al meglio i prodotti della viticoltura aretina”.
di Claudio Zeni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…