Gordon Matthew Thomas Sumner, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Sting, ha festeggiato ieri il suo anniversario di matrimonio con la moglie Trudie Styler, nella sua tenuta del XVI secolo ‘Il Palagio’, sulle colline toscane di Figline Valdarno, invitando un gruppo di conoscenti, amici e giornalisti. Nel 1999 Sting e Trudie acquistarono “Il Palagio”, oltre che per farne la loro residenza ufficiale, con l’intenzione di mettere in piedi una vera e propria azienda dell’ospitalità ed agricola, visto il loro amore per questo territorio. Festa ovviamente accompagnata dal ‘Nettare di Bacco’ firmato ‘Il Palagio’, la cui produzione è per lo più caratterizzata da nomi legati a canzoni di Sting: Sister Moon, il primo vino prodotto nella tenuta, We dance, “Messagge in a bottle”, e Casino delle Vie, unico vino rosso che non riporta alcuna canzone di Sting, oltre a ‘Bianco Beppe’ e ‘Rosato Beppe’. Questi ultimi due dedicati al fattore che si occupa dei campi della tenuta da diversi lustri. Sting, dopo aver salutato tutti e fatto gli onori di casa, ha preso la sua chitarra e ha improvvisato un mini concerto, dove non poteva mancare l’intramontabile “Message in a bottle’. Due pezzi, invece, li ha eseguiti Joe, il figlio della celebre rock star dei Police, tra i quali la sua personalissima filastrocca mezza in inglese e mezza in italiano che parla di verdure e principesse. Scontati gli applausi di tutti i presenti, tra essi, i produttori vinicoli Caterina Dei e Andrea Cecchi, il poeta-macellaio Dario Cecchini e Wanny di Filippo, fondatore dell’azienda artigianale Il Bisonte.
Claudio Zeni