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Una stagione straordinaria per le “Ladies” del Rugby Clanis

Strepitosa vittoria, incredibile trionfo o spettacolare successo sono frasi che sentiamo pronunciare molto frequentemente a proposito di avvenimenti sportivi, frasi spesso inflazionate, che a volte appaiono esagerate, ma che altre sembrano addirittura insufficienti per raccontare vere e proprie imprese, come quella di cui si sono rese protagoniste le atlete del Clanis Cortona, capaci, alla loro prima partecipazione, di alzare al cielo la coppa Toscana di rugby a sette e di guadagnarsi così il diritto a partecipare alle fasi finali di coppa Italia che si terranno a Parma il prossimo 25 maggio.

La conquista del prestigioso titolo si è concretizzata domenica scorsa a Firenze, dove si è disputato l’ultimo concentramento stagionale, che ha visto la contemporanea partecipazione di tutte le squadre che si sono date battaglia durante la stagione. Le nove compagini (Clanis Cortona, Amazzoni Mugello, Etruschi Livorno, Etruria Piombino, Cus Siena, Allupins Prato, Elba, Firenze 1931, Cus Pisa ) sono state suddivise in due gironi all’italiana che hanno visto prevalere rispettivamente il Clanis e le Allupins; per decidere la vittoria di giornata è stata quindi disputato uno spareggio tra le due formazioni, ennesimo duello tra le squadre che durante tutto l’arco della manifestazione hanno dato vita ad un entusiasmante testa a testa; questa volta a spuntarla sono state le pratesi, apparse meno stanche e più motivate, grazie anche ad un girone meno impegnativo e al fatto che le Ladyes erano già sicure del primo posto finale, mentre alle Allupins solo la vittoria avrebbe permesso di raggiungere la testa della classifica seppur a pari merito. La condivisione finale del gradino più alto del podio e la possibilità per entrambe le società di fregiarsi del titolo di campionesse regionali, è forse la conclusione più giusta di un’annata che ha visto per la prima volta dopo molto tempo, la fine dell’egemonia incontrastata delle pratesi e la nascita di un’accesa rivalità destinata a protrarsi per molto tempo e che animerà le prossime competizioni. Aldilà delle frasi ad effetto e della retorica, sarà sufficiente elencare alcune cifre per dare la misura del valore di quanto fatto dalle ragazze allenate da coach Villanacci, cifre veramente impressionanti : 10 concentramenti affrontati, con 7 primi posti, 2 secondi e un terzo. Alla fredda matematica vanno aggiunti i sinceri e continui apprezzamenti da parte di avversari e addetti ai lavori, ammirati e stupiti per la qualità del gioco espresso e per la forza caratteriale dimostrata da questa squadra che si è trasformata da simpatica matricola, prima, in brillante rivelazione, poi in temibile antagonista ed infine in avversario quasi insuperabile. Il presidente della società cortonese Walter Tiberi, più che soddisfatto sottolinea come : “lo straordinario successo ottenuto è ancora più sorprendente se si pensa che questa è la prima stagione in cui le nostre ragazze affrontavano competizioni agonistiche, si sono presentate quindi quasi completamente prive di esperienza al cospetto di formazioni che da anni disputano queste manifestazioni e ad atlete navigate e molto più abituate a calcare i campi di gioco. Questo risultato, non solo inaspettato, ma addirittura inimmaginabile ad inizio anno è sicuramente merito dell’impegno e della dedizione di queste ragazze che affrontano grandi sacrifici per potersi allenare, rubando tempo allo studio o facendosi spostare turni di lavoro. Da elogiare è sicuramente anche l’operato del mister, Federico Villanacci, anche lui alla prima esperienza come allenatore, che ha saputo motivare al meglio la squadra, supportarla nei momenti di difficoltà e si è dimostrato capace di far esprimere un gioco veramente entusiasmante.” Senza voler sminuire l’importanza del risultato prettamente sportivo,Tiberi tiene a sottolineare che : “Le nostre ragazze sono riuscite, insieme alla squadra maschile e grazie all’impegno di tutti i dirigenti, a far avvicinare alla palla ovale un numero sempre crescente di persone, specialmente bambini; a questo proposito vorrei invitare tutti gli appassionati o i semplici curiosi all’Open day che si svolgerà domenica 18 maggio a partire dalle 16,30 presso il campo sportivo di Tavarnelle, una manifestazione a cui teniamo particolarmente dove i nostri atleti faranno provare a chiunque voglia il nostro sport in un clima di allegria e di festa, lontano dagli isterismi di altri sport più blasonati che stanno dando pessima prova di sé.” Tornando alla vittoria in coppa Toscana lasciamo la parola mister Villanacci, a cui chiediamo quale è stato il momento in cui si è reso conto di poter raggiungere questo successo : “Questo risultato è sorprendente e inaspettato, siamo partiti con l’obiettivo di fare esperienza, ci siamo avvicinati alle prime gare con aspettative limitate e grande emozione, le prime vittorie ci hanno resi consapevoli delle nostre qualità e ci hanno regalato entusiasmo, ma almeno inizialmente non abbiamo pensato di poter competere per la vittoria finale. Un momento decisivo è forse stato il concentramento organizzato qui a Cortona, dove abbiamo affrontato tutte le squadre più forti e dove, per la prima volta abbiamo sconfitto le Allupins, dimostrando di poter competere alla pari con tutti, significativo è stato il fatto di lasciare inviolato il nostro campo, quello stesso campo che vede le ragazze sudare e allenarsi ogni settimana in uno sport dove la fatica e il dolore sono compagni inseparabili, e dove non si può mollare mai, perché la resa anche di un solo elemento significa la sconfitta per tutta la squadra. La grinta, la determinazione e la ferocia agonistica messe in campo dalle Ladyes è rara da trovare perfino in molti uomini” Chiediamo ancora di indicare alcuni momenti topici della stagione, e Villanacci risponde : “Il capolavoro tattico è stato forse quello dell’Elba, dove siamo riusciti a vincere il concentramento a punteggio pieno e senza subire nemmeno una metà, ma paradossalmente il momento che forse ha dimostrato più degli altri tutta la nostra forza è stato il terzo posto del Mugello, peggior risultato dell’anno, è stato come se un maratoneta in testa dall’inizio della corsa fosse caduto in prossimità del traguardo, da una situazione del genere potevamo uscire distrutti, e invece ancora una volta siamo stati capaci di reagire alla grande, di non abbatterci, di rialzarci e di tagliare per primi il traguardo dimostrando a tutti il nostro valore”. Proviamo poi a domandare se ci siano state atlete che più di altre si siano dimostrate determinanti per questo successo, ma giustamente il coach ci dice : “Alcune ragazze si sono sicuramente distinte per doti fisiche, tecniche e caratteriali, e sono state notate dagli addetti ai lavori, due sono anche riuscite ad entrare nella selezione regionale under 18, ma non è questo il momento di fare nomi particolari, perché questa è stata esclusivamente la vittoria di un gruppo.” Dopo un trionfo del genere ci si aspetterebbero grandi festeggiamenti, ma ancora una volta le Ladyes dovranno attendere, per ancora qualche settimana dovranno arrivare al campo, dismettere i panni di brave ragazze e indossare quelli di indomabili guerriere, pronte ad allenarsi e prepararsi per affrontare l’ultima sfida, la più difficile e affascinante, la finale nazionale di Coppa Italia. Siamo convinti che torneranno da Parma centrando il massimo risultato a cui un gruppo di atleti possa ambire, e cioè, aldilà del successo finale, la consapevolezza di uscire dal campo avendo dato tutto, senza risparmiarsi, se riusciranno a fare questo saranno un osso duro da sconfiggere per tutte le altre formazioni e potranno tornare a casa senza nessun rimpianto per godersi l’ultimo e strameritato terzo tempo dell’anno.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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